La sindaca Angelina Storino plaude al senso di responsabilità della consigliera Tiziana Lezzi che nell’ultimo consiglio ha consentito, col suo voto favorevole, di superare l’impasse facendo approvare la variazione al bilancio di previsione. Nel mirino del primo cittadino finisce poi l’ex vicesindaca Sonia Martino approdata sui banchi dell’opposizione.

La maggioranza esce dall’angolo, ma l’incertezza politica continua a volteggiare su Palazzo di Città. Il consiglio comunale di Monteroni, che si è riunito martedì sera nel Palazzo Baronale alla presenza di un centinaio di cittadini, ha approvato la variazione al bilancio di previsione con 9 voti favorevoli e 8 contrari.

Restano le tensioni e i distinguo, ma la maggioranza si ritrova unita per approvare l’assestamento e la salvaguardia degli equilibri di bilancio e scongiurare il commissariamento.

Dopo le polemiche delle scorse ore, con Udc e Fratelli d’Italia che hanno attaccato la sindaca Angelina Storino, accusata di aver tentato di riavvicinare gli ex alleati, rompe il silenzio la consigliera comunale Tiziana Lezzi.

Non accenna a ricucirsi lo strappo tra l’amministrazione e tre consiglieri di maggioranza, che da sei mesi a questa parte si ritrovano spesso su posizioni alquanto divergenti rispetto all’esecutivo guidato dal sindaco Angelina Storino.

Glissa sulle questioni politiche , l'assessore Vincenzo Toma (vicesegretario provinciale Pd), riconosciuto da più parti non solo come il "padre dell'alchimia monteronese" ma anche la più autorevole e strategica delle “anime pensanti” dell'amministrazione Storino.

Dopo il rimpasto di luglio e l’assegnazione delle deleghe, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, forza politica ancora alleata (almeno sulla carta) della compagine di governo, mette in fila tutte le sue riserve.

I due ex assessori chiedono spiegazioni al sindaco e poi abbandonano l’aula. Assente anche Lezzi (Udc). Maggioranza risicata. Con soli 9 voti l’ok agli equilibri di bilancio. Storino: “C’era una dinamica politica che appesantiva l’azione di governo”.

Acque quanto mai agitate nella maggioranza che governa Palazzo di Città, all’indomani del rimpasto (leggi articolo) voluto dal sindaco Angelina Storino. Una svolta “fuori dalle logiche e dalla dinamiche politiche” (Leggi articolo) che ha scombussolato gli animi e gli equilibri (due Pd in giunta al posto di Udc e Fdi) nella coalizione eterogenea che un anno fa ha vinto le elezioni.

Rinviato ancora di qualche ora il varo del rimpasto. Ad innescare l’ulteriore fumata nera il nodo-Udc: lo scudocrociato infatti rischia di rimanere senza assessorati.

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