L’esponente dell’Udc e della maggioranza, critica nei confronti dell’esecutivo ma da mesi ritenuta una possibile new entry in giunta, conferma invece la sua linea e il suo distinguo. E dopo l’apertura ricevuta dalla sindaca, chiude alla possibilità di un suo incarico assessorile.
“Credo che sia giunto il momento - afferma Lezzi - di chiarire la mia posizione nell’ambito di questa amministrazione. Finora ho preferito il silenzio al cospetto di troppe dichiarazioni, perché per me più di tutto contano i fatti. In un periodo in cui è più facile dichiararsi esponenti dell’antipolitica, io tengo a ribadire la mia appartenza al partito dell’Udc. Per me è impossibile scindere il mio agire politico da quello che è il mio modo di essere, ma non voglio prestarmi ad alcuna strumentalizzazione”.
Secondo Lezzi, è mancato un vero processo di coinvolgimento. “È vero - fa sapere Lezzi - che c’è stata un’apertura del sindaco nei miei confronti, rispetto alla quale ho manifestato però le mie perplessità. Ritengo, infatti, che sarebbe stato più che altro utile un percorso che avesse previsto l’inclusione dei cosiddetti consiglieri dissidenti nelle famose riunioni di maggioranza, come proprio ho fatto presente nell’ambito di una seduta del Consiglio comunale. Ho pungolato più volte la maggioranza in questa direzione sensa però essere ascoltata”.
Per la consigliera dell’Udc “l’atteggiamento di chiusura ha impedito il recupero dei rapporti nell’ambito della stessa maggioranza ed ha precluso ogni possibilità di confronto”.
Ecco perché “ogni entrata in giunta in questo momento - evidenzia - sarebbe assolutamente posticcia e potrebbe comportare squilibri nell’ambito del governo cittadino con conseguenze più gravi”.
La decisione, quindi, di restare fuori dall’esecutivo “credo sia l’unico atteggiamento collaborativo plausibile”, sostiene Lezzi. “Non si può agire in modo schizofrenico né nelle scelte amministrative, né nelle scelte di opportunità politica. Per me questo si chiama rispetto. Un rispetto che spesso è mancato nei nostri confronti, come nei confronti del sindaco e dei consiglieri tutti, quando al di là di un confronto costruttivo si è cercato lo scontro a tutti i costi con toni e attacchi inaccettabili. Ognuno - sottolinea la consigliera - deve assumersi la responsabilità delle scelte fatte. C’è tutto il rammarico per un’esperienza che ha avuto un’evoluzione che mai avrei immaginato, ancora di più per un forte senso di responsabilità nei confronti di quelle persone che hanno voluto darmi fiducia. Non basta una persona per costruire, ma occorre una squadra fatta di persone che abbiano la volontà di mettersi sempre in discussione”.