FdI-AN all’attacco: “L’esecutivo? Un lumicino in balìa del vento”

Dopo il rimpasto di luglio e l’assegnazione delle deleghe, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, forza politica ancora alleata (almeno sulla carta) della compagine di governo, mette in fila tutte le sue riserve.

E lo fa dopo che nei giorni scorsi sono state conferite le deleghe anche a Giorgio Manfreda, l’unico consigliere che ha incarichi al di là degli assessori e del presidente dell’assise. Come è noto, dopo la riformulazione della giunta, sono stati esclusi dall’esecutivo Mimmo Quarta (Fratelli d’Italia) e Noemi Puce (Udc), che hanno poi dato vita al gruppo misto. E all’interno della maggioranza eterogenea si è consumato di fatto uno strappo. Tant’è che i due ex assessori e l’altra esponente Udc, Tiziana Lezzi, nelle vesti di consiglieri comunali hanno rifiutato deleghe specifiche.     

 

“Con la conferma delle deleghe al consigliere Manfreda, perfettamente uguali a quelle che aveva prima della rimodulazione, il sindaco Angelina Storino - commenta Livio Pisanò, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia-An - ha di fatto completato il suo rimpasto. Ecco le presunte novità: un consigliere, Madaro, è stato promosso assessore sostanzialmente con le stesse deleghe che aveva prima; mentre il capogruppo Toma è stato chiamato in giunta a gestire il bilancio che il sindaco in precedenza aveva tenuto per sé. Nei giorni scorsi, poi, c’è stata la recente conferma degli stessi incarichi all’unico consigliere delegato, Manfreda, che da alcune settimane a questa parte è diventato inoltre determinante e fondamentale per la sopravvivenza della maggioranza”.

Pisanò poi aggiunge: “Non è cambiato nulla. Tutto uguale tranne ovviamente la revoca dei due ex assessori Puce e Quarta. Il problema, a quanto pare, erano loro. Significa, quindi, che l’amministrazione adesso viaggerà spedita e senza alcun intoppo. Buon lavoro a tutti. Tuttavia, stiamo ancora aspettando - accusa l’esponente di Fdi - il comunicato con le motivazioni, più volte richieste e che da tempo siamo desiderosi di conoscere, che hanno portato il sindaco a sfiduciare i due assessori. Un comunicato che lo stesso sindaco aveva annunciato quasi due mesi fa, nel consiglio comunale post-rimpasto. Siamo ancora in attesa e non perdiamo le speranze”. 

Poi la stilettata finale: “Non possiamo tralasciare di ricordare quelli che sono i numeri risicati della maggioranza, visto che l’esecutivo si mantiene in vita per un voto e ha davanti a sé una prospettiva di governo di quasi 4 anni, quasi l’80% del mandato. L’amministrazione è ora un lumicino - avverte Pisanò - e l’augurio che rivolgo al sindaco è che non ci sia un colpo di vento che lo spenga”.

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