Lavori sull’asfalto appena rifatto: l’opposizione attacca, il sindaco ribatte

Botta e risposta tra opposizione e amministrazione sul “caso” dei lavori sull’asfalto appena rifatto: una vicenda che in questi giorni ha scatenato non poche polemiche. La questione riguarda principalmente via del Mare (zona Eurospin), dove il manto stradale è stato bucato proprio all’indomani del ripristino dell’asfalto.

La Polizia Municipale, con una sanzione di 800 euro, ha multato la ditta inadempiente, che ha avviato i lavori nonostante l’autorizzazione fosse ormai scaduta. L’impresa, incaricata da Enel Gas di procedere con un allaccio, ha effettuato uno scavo nel nuovo tappetino di catrame, fresco di realizzazione. 

La questione per molti tratti assurda, e che ha dell’incredibile, ha fatto balzare sulla sedia numerosi cittadini che, a mezzo facebook, hanno fatto sentire la loro indignazione. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’opposizione.

“Ad autorizzare questi lavori - è l’accusa del consigliere di minoranza Massimiliano Manca - è stata proprio l’Amministrazione che ha approvato il progetto esecutivo di ampliamento della rete gas su via Del Mare presentato dai soggetti lottizzanti l’adiacente area commerciale, dimenticando clamorosamente che il progetto in itinere, per ovvie ragioni, doveva essere realizzato prima del rifacimento del manto stradale. Stessa assurdità in viale Trieste, strada “neo asfaltata”, per un allaccio alla fognatura nera. Dopo lo scempio di via del Mare, per il quale si è ancora a caccia di un "colpevole", eccone un altro. È un’amministrazione pasticciona: ormai si naviga a vista e, soprattutto, si sta giocando con i soldi dei cittadini”

Sull’argomento è intervenuto con un post su Facebook anche il consigliere regionale del Movimento5Stelle, il monteronese Antonio Trevisi: Possibile che prima di fare il manto stradale non si chieda se Aqp ha domande di allaccio o riparazioni da smaltire? Su queste questioni bisogna andare in fondo, perché si tratta di soldi dei contribuenti”.   

 

Intanto, nel pomeriggio, il sindaco Angelina Storino  ha convocato una conferenza stampa a Palazzo di Città. Il primo cittadino ha esibito gli atti replicando duramente: L’amministrazione non ha nessuna colpa. Sono solo strumentalizzazioni politiche. E chi ha sbagliato ripristinerà lo stato dei luoghi. Carte alla mano, Storino è entrata quindi nel merito delle questioni: Su viale Trieste - ha evidenziato - non esistono richieste di allaccio e l’unico lavoro effettuato da un privato riguarda un marciapiede e non l’asfalto appena completato. E quindi il problema, in questo caso, non esiste. Per quanto concerne invece via del Mare, il 2 settembre - ha comunicato il sindaco - è scaduta l’autorizzazione per i lavori che era stata concessa a marzo dall’Ufficio tecnico. Lavori che sarebbero dovuti cominciare già entro maggio. Purtroppo la società Enel gas, che è stata sollecitata invano dal Comune con una pec del 18 agosto, è stata gravemente inadempiente: ha agito in pesante ritardo e ha fatto avviare i lavori senza avvisare nessuno e senza permesso, in maniera del tutto arbitraria ed irregolare, tant’è che è stata multata dai Vigili urbani. Decaduta quindi l’autorizzazione concessa ad Enel Gas, il Comune, dopo aver atteso sei mesi, ha ovviamente proceduto con i lavori di rifacimento della strada. La ditta in questione, tuttavia, si è già impegnata formalmente - ha annunciato il sindaco - a ripristinare il manto lungo l’intera strada e non solo in corrispondenza dello scavo. Come amministrazione intanto continueremo ad investire tutte le risorse a disposizione in direzione dei servizi e del decoro urbano.

Presente all’incontro anche l’assessore ai lavori pubblici, Tommaso Leucci, che ha fatto appello ai tanti monteronesi che non hanno ancora effettuato i lavori di allaccio. “Entro il 31 dicembre - ha spiegato - tutto l’avanzo di amministrazione sarà investito sull’asfalto. Puntiamo a rifare cinque strade all’anno. Ma i tanti cittadini inadempienti, che nonostante le ordinanze ancora non si sono allacciati alle varie utenze, devono farlo quanto prima. Oltre che di aggravio dei costi, è una questione di senso civico e di rispetto per l’intera popolazione che per poter avere le strade sistemate non può aspettare i comodi di alcuni”.

 

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