Consiglio comunale: dopo le polemiche, il sì unanime a “cartelle” e Piano anticorruzione

Continua a far discutere il “piano” della sicurezza per l’accensione della focara di domenica scorsa, durante la quale è rimasta ustionata una bimba di 6 anni.

Durissimo lo scontro in Consiglio: l'opposizione, come è noto, ha puntato il dito sulla mancanza di una postazione di primo soccorso, in occasione di una partecipazione di massa (LEGGI ARTICOLO).  

Ma la movimentata assise di lunedì 30 gennaio ha affrontato anche altre questioni. A partire dalla delibera di adesione alla “definizione agevolata dei tributi locali” che è stata varata all’unanimità e che dà il la alla rottamazione delle sanzioni sugli accertamenti inerenti imposte e tasse del Comune: già a novembre (LEGGI ARTICOLO), sulla mozione del gruppo di minoranza “Volontà popolare” (emendata dopo una serie di tiremmolla), l’assise trovò comunque l’intesa per estendere il “condono” delle cartelle anche ai cittadini di Monteroni, uno degli enti non soggetti all’ex Equitalia. Nell’ultimo consiglio si è chiuso il cerchio con il via libera alla delibera di adesione.

Sì unanime anche alle linee d’indirizzo del piano triennale per la trasparenza e l'anticorruzione: un argomento che, per il terzo Consiglio consecutivo, ha animato il dibattito come accaduto nei due precedenti (LEGGI ARTICOLO).

Sia la minoranza, con i consiglieri Lino Guido e Massimiliano Manca, che l’ex assessore Noemi Puce (gruppo misto) hanno tuttavia lamentato la mancanza di una reale condivisione. Il 28 dicembre la maggioranza ha rigettato la mozione presentata da 8 consiglieri (LEGGI ARTICOLO).

E nei giorni scorsi, l'opposizione ha disertato polemicamente un’apposita riunione convocata dal sindaco (LEGGI ARTICOLO). In aula si sono poi registrate scintille proprio ai vertici di Palazzo di Città: il sindaco Angelina Storino ha criticato la segretaria generale Maria Celeste Conte, organo monocratico del Comune, che nelle vesti di responsabile anticorruzione, con una nota del 2 dicembre, aveva sollecitato l’approvazione delle linee guida entro la fine del 2016.

“Non era questo il percorso: avrei voluto - ha detto in aula il primo cittadino - un tavolo allargato e una condivisione ampia, ma purtroppo quella mail mi ha stroncato le gambe, ha rovinato tutto: la segretaria avrebbe dovuto prima condividerla col sindaco”.

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