L’opposizione si rivolge al Prefetto. Guido denuncia: “Clima di intimidazione in Consiglio comunale”

L’opposizione chiede udienza al prefetto di Lecce, Claudio Palomba, per “rendicontare di un clima di intimidazioni, condizionamenti e false verità in Municipio come in Consiglio comunale”.

È quanto dichiara  l’ex sindaco Lino Guido, capogruppo di Volontà Popolare, che parla di “anno nuovo e metodi vecchi a Palazzo di Città”.

Il dito è puntato nuovamente contro il sindaco Angelina Storino e la sua amministrazione.

E nonostante il gelo di una nevicata record, la temperatura del termometro politico resta sempre rovente.

“Nell’ultima assise del 2016, la sindaca, evidentemente poco propensa alla critica costruttiva - sostiene Guido - ma molto più orientata a condizionare la libertà di espressione in Consiglio, ha minacciato querela contro una esponente della sua stessa maggioranza”, ovvero l’ex assessore Noemi Puce, che aveva rimarcato la questione della trasparenza come punto fondamentale del programma elettorale (LEGGI ARTICOLO).

Tutto ciò si è clamorosamente ripetuto - incalza il capogruppo di Volontà Popolare - nel primo Consiglio del 2017, quello del 5 gennaio, dove la maggioranza si è resa responsabile di una vera e propria aggressione al consigliere di opposizione Massimiliano Manca, unico presente del gruppo, “reo” di aver sollevato delicatissime questioni di illegittimità e di non rispondenza alle norme anticorruzione”.

Guido parla di “un’intimidazione” e di minacce celate con una serie di domande poste al consigliere quasi fosse l’interrogatorio di un pm: peraltro un clamoroso boomerang per la maggioranza - dichiara il capogruppo di Vp - visto che la segretaria, giustamente, non ha confermato né smentito l'esistenza di missive che segnalano irregolarità dal punto di vista amministrativo che violano i dettami dell'Anac”.

Nell’ultima assise, la maggioranza a più riprese (LEGGI ARTICOLO) aveva chiesto al consigliere Manca di rivelare la provenienza di quelle informazioni riservate e i destinatari delle note contenute nei report semestrali della segretaria comunale, che sono “coperti dal segreto d’ufficio” e visionabili “solo tramite formale richiesta di accesso agli atti”.

“Condividendo l’azione del consigliere Manca ed in generale di ogni consigliere che solleva questioni mirate ad accertare il rispetto della legge, il nostro gruppo si oppone a questo modo di reagire della maggioranza. E nei prossimi giorni - annuncia l’ex sindaco - chiederemo un incontro al Prefetto, al quale andremo a rendicontare il clima esistente e tutto ciò che è avvenuto ed avviene quotidianamente in Comune e nei Consigli.

Secondo Guido, poi, non si può glissare nemmeno sui toni con cui spesso la sindaca in Consiglio chiede parere ai dirigenti su questioni di legittimità sollevate dalla minoranza, così come sul senso dei decreti di nomina dei dirigenti dell’anno scorso e soprattutto sulla risposta nei confronti dell’Ordine degli Ingegneri che aveva osato sollevare critiche all’Amministrazione”.  

Inoltre, l’ex sindaco definisce “patetico il tentativo di consegnare una lettera alla segretaria in cui si chiede la verifica da parte dell’Anac di tutte le delibere e le determine, cosa peraltro già svolta per dovere d’ufficio dalla segretaria stessa, che è responsabile dell’anticorruzione”.   

L’ultima bordata riguarda, invece, il progetto del “Centro della salute” (il protocollo d’intesa con l’Asl è stato approvato all’unanimità): Guido lamenta “false verità” in quanto il progetto che risale alla sua gestione sarebbe stato “sbandierato dalla sindaca come un risultato dell’attuale amministrazione, dimenticando inoltre - sostiene l’esponente della minoranza - che solo grazie all’intervento dell’opposizione si è potuta approvare regolarmente una delibera che la giunta era stata costretta a ritirare perché preparata in modo irregolare e fuori legge, dopo quasi due anni di ritardo”.
E nella coda dei suoi auguri al vetriolo, Guido - nell’elenco delle rimostranze - contesta agli amministratori in carica da un anno e mezzo soprattutto “gli aumenti sulla spazzatura dovuti all’ecotassa e i mancati finanziamenti per Velodromo e Palazzo Baronale”.

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