Fratelli d'Italia e Udc in una nota contestano il comportamento della maggioranza (LEGGI ARTICOLO) per aver deliberato “un bilancio che vede tagli in tutti i settori anche nei più rilevanti e strategici e senza alcuna importante novità per lo sviluppo e il rilancio del paese”. Inoltre richiamano i tre emendamenti dei due gruppi e condivisi anche da Città Attiva che la maggioranza non ha nemmeno preso in considerazione. Modifiche “facilmente realizzabili con somme veramente irrisorie, sono state bocciate con motivazioni vuote e inconcludenti, vere e proprie prese di posizione lontane dall'obiettivo del bene comune.
Obiettivo ormai ben lontano non solo per irresponsabili comportamenti ma soprattutto per un modus operandi completamente distante dalle reali problematiche del nostro paese”.
Quali erano gli emendamenti proposti da Fratelli d'Italia e Udc?
Prima di tutto “l'istituzione – spiega la nota congiunta - di un capitolo apposito di contributi per incentivare i privati cittadini allo smaltimento di manufatti in amianto considerando che gli unici incentivi esistenti sono rivolti alle sole aziende. Regolamenti e sussidi giá previsti in diversi comuni e che contrastano l'abbandono indiscriminato nelle zone periferiche e di campagna, di tali rifiuti ritenuti "killer" per la salute individuale e ambientale”.
“Il secondo quesito – continua il comunicato - riguardava la trasmissione delle dirette streaming dei consigli comunali che permettono una maggiore partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza, così come ampiamente dichiarato in campagna elettorale. Regolamento peraltro proposto dalla presidente del Consiglio, Chiara Centonze, e discusso in diverse commissioni”.
Infine, Fratelli d'Italia e Udc chiedevano “reinserimento del concorso di idee per la ristrutturazione e riqualificazione organica del mercato coperto e dell'adiacente Piazza della Repubblica ritenendolo intervento necessario per il rilancio di un luogo dalla tradizionale vocazione commerciale”.
La stoccata finale ha una dedica precisa: il sindaco Storino e l'assessore Toma, troppo impegnati, a quanto è scritto nella nota, a utilizzare “le poche energie di questa maggioranza per fare campagne elettorali in occasione delle primarie del Pd” Il primo cittadino – questa è l'accusa – avrebbe seguito “i consigli dell'Assessore Toma nonostante in varie occasioni, lei stessa, abbia dichiarato di essere lontana da logiche politiche e di partito”. “Un comportamento scorretto – concludono - nei confronti di chi la sta sostenendo in questo percorso, un'ennesima occasione nella quale ha dimostrato di non essere aggregante ma distruttiva e di non tenere al benessere del paese”.