Rapina in villa, l’amarezza dei coniugi Centonze: “Assordante il silenzio dell’amministrazione”

Dopo l’assalto armato compiuto nella loro villa, i coniugi Centonze accusano: “Abbiamo ricevuto solidarietà da ogni parte, solo silenzio assordante invece dall'amministrazione comunale”.

Duro e amaro sfogo da parte degli anziani Rita Conte e Giovanni Centonze, tenuti in ostaggio (insieme al figlio Luca, avvocato 46enne) da due banditi armati all’interno della loro villa, sulla provinciale Monteroni-Copertino, la sera dello scorso 4 ottobre. Le indagini dei carabinieri, come è noto, proseguono sulla strada degli accertamenti tecnici (LEGGI ARTICOLO): i componenti della famiglia sono stati sequestrati, legati e derubati di contanti e gioielli.

 

“A distanza di più di una settimana dalla violenta rapina subita - dichiarano i coniugi Centonze - desideriamo ringraziare amici e conoscenti per l’affettuosa vicinanza espressa alla nostra famiglia, nonché le forze politiche di opposizione Movimento5Stelle, Città Attiva e Fratelli d’Italia per l’azione di stimolo e pungolo ad agire manifestata verso gli organi competenti e preposti a farlo. Lamentiamo invece l’assordante silenzio dell’amministrazione comunale che stupisce, irrita ed inquieta oltremodo”, accusano marito e moglie.

 

E se, in merito all'allarme sicurezza, alcune forze politiche hanno chiesto un intervento dell’esecutivo cittadino presso il prefetto di Lecce (LEGGI ARTICOLO), ai vertici di Palazzo di Città le bocche sono rimaste cucite: nessuna presa di posizione pubblica. Silenzio e inerzia che hanno suscitato le doglianze e l'indignazione delle vittime.

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