“Ringraziamo i carabinieri del Norm di Lecce nella persona del tenente Valerio Monte, intervenuto sul posto, e i militari della stazione di Monteroni, il comandante Giordano Protopapa e i suoi diretti collaboratori, per le doti di professionalità, competenza e grande umanità dimostrate in questa vicenda che abbiamo vissuto sulla nostra pelle”,afferma l’avvocato Luca Centonze. Lui e i genitori sono stati presi in ostaggio, legati e rapinati nella loro villa (LEGGI ARTICOLO) da due banditi armati di pistola e col volto travisato.
Sul fronte dell’attività investigativa, per imprimere una svolta alle indagini i carabinieri puntano tutto sugli accertamenti tecnici: analisi scientifiche per estrarre il Dna dei banditi dalle tracce di saliva lasciate sul nastro adesivo staccato con i denti dagli aggressori e utilizzato per immobilizzare le vittime.
Intanto, le forze politiche esprimono solidarietà alla famiglia Centonze e si rivolgono al prefetto di Lecce e all'amministrazione comunale per invocare un impegno concreto “affinché questi episodi da Far-West siano prevenuti e puniti con fermezza”, scrivono dal Movimento5Stelle. “Nessuna presa di posizione ufficiale - stigmatizzano i pentastellati - da parte di chi governa il paese, ma solo inutili slogan di circostanza, parole sterili. Servono invece azioni concrete al cospetto di eventi criminosi che sono in aumento”. I Cinquestelle e il consigliere regionale Antonio Trevisi chiedono dunque all'amministrazione di attivare e potenziare la videosorveglianza comunale anche in periferia, invocando inoltre la necessità di un’istanza al prefetto Claudio Palomba per un incremento delle forze dell’ordine sul territorio. “Monteroni - dichiara Diego Mancarella, presidente cittadino di Fratelli d’Italia - sembra sotto assedio: negli ultimi mesi rapine a mano armata in casa (un’altra identica due mesi fa in via Madonna 7 Dolori, ndr) e nelle attività commerciali, mezzi incendiati, raid vandalici presso il Palazzo Baronale, alle centraline dell’Enel, nell'ufficio anagrafe del comune e atti intimidatori. Sono anni che lanciamo l’allarme sicurezza e le nostre denunce rimangono sempre inascoltate: è lampante che l’amministrazione comunale abbia sottovalutato il problema ed abbassato la guardia. Invitiamo il sindaco a convocare un tavolo urgente con il prefetto per intraprendere azioni forti e mirate per l’incolumità dei cittadini, la sicurezza e il rispetto del decoro urbano”.
Dai banchi della minoranza, è il consigliere Marcello Manca, di Città Attiva, a parlare del controllo del territorio come di una “necessità ormai improrogabile”.
Manca esprime “solidarietà e vicinanza a tutti coloro che hanno subito atti di prevaricazione e violenza. L’ultimo ed ennesimo atto delinquenziale ci lascia sgomenti per il germe di forte violenza che portava con sé e per la noncuranza di compiere tale gesto nel cuore dell'ordinaria quotidianità”.
“È arrivato il momento di agire su tutti i livelli. Non si può ancora una volta assistere impotenti ad atti delinquenziali continui” che denunciano la difficoltà di “mantenere un minimo di controllo del territorio, senza che da parte degli organi preposti alla sicurezza, dal primo cittadino agli organi comunali e sovracomunali, ci siano risposte incisive e coordinate”, accusa Manca. Che poi si chiede: “La videosorveglianza comunale sta dando qualche risultato? Chi è chiamato ad agire per garantire il controllo sistematico del territorio rafforzi strategie e presenza mirate alla prevenzione e alla repressione, convinti che il silenzio e la sottovalutazione in queste circostanze siano i comportamenti meno necessari”.