Omicidio stradale, 7 anni anche in appello per il motociclista che investì Venerio Caione

Confermata in secondo grado la pena di 7 anni di reclusione per omicidio stradale inflitta nei confronti del 35enne di Porto Cesareo, Andrea Scatigna,

che alla guida di una moto investì e uccise il monteronese Venerio Caione.
La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Appello, che ha ribadito in pieno il giudizio di primo grado (LEGGI ARTICOLO).

Alla guida della sua Sukuzi 600, il motociclista travolse Venerio Caione, il 61enne di Monteroni che perse la vita in ospedale, poche ore dopo il tremendo impatto. I fatti risalgono alla sera del 10 luglio 2016 (LEGGI ARTICOLO): il monteronese fu investito mentre stava attaversando a piedi un tratto di strada tra Punta Prosciutto e Torre Lapillo, frazione di Porto Cesareo, dove villeggiava.

A pesare sulla sentenza di condanna confermata in appello anche alcune aggravanti: il 35enne guidava, infatti, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e procedeva ad una velocità superiore a quella consentita lungo quel tratto di asfalto.

Una tragedia che colpì la famiglia della vittima insieme alle comunità di Monteroni, dove il 61enne viveva, e di Arnesano, suo paese d’origine (LEGGI ARTICOLO).

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