Il paesaggio, infatti, continua ad essere sempre più ricettacolo di materiali di ogni genere, spesso anche pericolosi come amianto, plastiche e vernici. E le telecamere mobili - da piazzare in punti strategici come nelle zona di campagna e periferia - rappresenterebbero, quindi, un valido deterrente contro l’abbandono selvaggio e illegale dei rifiuti.
Le video-trappole come “sentinelle” dell’ambiente: i meccanismi automatici sarebbero, infatti, in grado di filmare e smascherare per poi identificare, multare e denunciare gli incivili che deturpano e inquinano il territorio. Telecamere nascoste che in altri paesi, anche limitrofi come Copertino, stanno cominciando a dare i frutti sperati in termini di repressione a suon di sanzioni.
L’installazione di questi occhi elettronici automatici era stata peraltro già richiesta da “Made in Monteroni” (LEGGI ARTICOLO) con una istanza protocollata a Palazzo di Città.
La scorsa estate, peraltro, lo stesso gruppo Fb aveva promosso anche un’altra iniziativa di denuncia e sensibilizzazione a tutela dell’ambiente, forte quanto simbolica, come i cartelli e i messaggi di indignazione affissi nei pressi di ogni discarica a cielo aperto del paese (LEGGI ARTICOLO).
Ora gli attivisti lanciano la raccolta fondi tramite la vendita delle magliette “griffate” col logo di “Made in Monteroni”: le t-shirt sono in vendita al costo di 10 euro presso l’attività “Vieffe Design” che sorge in corso Umberto I, 218.
“È un’iniziativa - afferma Stefano Quarta, uno degli amministratori di “Made in Monteroni” - che magari potrà prendere piede anche in altri Comuni che soffrono gli stessi problemi e hanno deciso come noi di dire basta. Il ricavato, al netto dei costi, sarà utilizzato per l’acquisto di video-trappole mobili da donare al Comune. Crediamo che queste siano un valido strumento da utilizzare nella lotta e per il contrasto di un fenomeno dilagante, ovvero l’abbandono selvaggio di rifiuti. Dobbiamo difendere i nostri luoghi e la nostra storia, tutelare la nostra terra da quanti hanno deciso di infischiarsene, di farci ammalare, di seppellirci e morire a causa di ciò che devasta il nostro ambiente e ci avvelena. A causa di ciò che si può chiamare speculazione, ma spesso anche ignoranza e strafottenza”.