Il terremoto dell'altra sera con epicentro in Grecia, avvertito anche a Monteroni, non ha fatto altro che “alimentare” le “scosse” già percepite in questi giorni in paese. Stavolta però, l’epicentro è a Palazzo di Città. Ma andiamo per ordine. La notizia è rimbalzata velocemente: il Velodromo non è nell’elenco dei progetti finanziati dal bando nazionale, nonostante la richiesta di oltre 700mila euro da parte del Comune e della Provincia.
“Ennesimi finanziamenti persi”, ha tuonato Lino Guido, Capogruppo di Volontà popolare. Che non le manda mai a dire quando si tratta di attaccare il Sindaco Storino e la sua Giunta: “Invece di chiedere scusa alle famiglie di Monteroni ed ai loro giovani sportivi, invece di prendere provvedimenti contro i suoi assessori, li premia attribuendo loro nuove deleghe, per incentivarli a fare nuovi danni ed a proseguire nella loro azione inefficiente e di distruzione del Comune di Monteroni”. Pesanti anche le dichiarazioni contro “l’amministrazione Toma” che “in 18 mesi non è stata capace di prendere un solo finanziamento dall’esterno. Anzi ha perso risorse (fognatura bianca) e non ha intercettato finanziamenti come quello relativo al completamento del Palazzo baronale e di Piazza Falconieri”.
Sulla questione non è rimasto in silenzio nemmeno il Capogruppo di Città Attiva, Marcello Manca, il quale è preoccupato del “momentaccio per la nostra comunità”. L’ex sindaco insiste per l’immediato utilizzo di una parte delle risorse finanziarie (1.800mila euro) destinate al Velodromo, giacenti presso la Provincia. “Almeno una parte del polmone verde - scrive Manca nel comunicato - che ha subìto il susseguirsi di due cantieri, avrebbe nell'immediato un minimo di fruibilità”.
A completare il quadro delle accuse si aggiunge anche il Consigliere di Volontà Popolare Massimiliano Manca che rispondendo al neo-capogruppo di maggioranza Giorgio Manfreda (il quale, nei giorni scorsi, aveva lanciato accuse al vetriolo l'ex primo cittadino Guido) descrive una “maggioranza nervosa, inconcludente e pasticciona”. Manca fa leva sui finanziamenti di 3 milioni di euro ottenuti in soli 18 mesi dalla passata amministrazione. Al confronto, nei primi 18 mesi, il governo Storino “non riesce - conclude Manca - a prendere i finanziamenti per il Palazzo baronale ed il Velodromo degli ulivi”.
Le spiegazioni dell'assessore Toma sulla “beffa” del mancato finanziamento, ieri nell'intervista rilasciata a TgMonteroni.it (LEGGI ARTICOLO): “Il 70% degli interventi finanziati dal bando del Coni e del Governo - ha spiegato Toma - non superano i 200mila euro per il criterio della immediata eseguibilità delle opere. Gli altri non superano i 500mila euro. Sono pochissimi i finanziamenti oltre i 700mila euro (chiesti per il Velodromo) e, per un criterio a mio avviso discutibile della commissione, sono stati destinati a strutture che insistono su città con oltre 20mila abitanti. Alla fine il Velodromo si è classificato 186° su 1700 progetti presentati. Ne hanno finanziati 183“. Restano poche speranze. Ma restano e si affidano all'impegno dei Parlamentari salentini che, a parere di Toma, dovranno per un attimo svestire le casacche di partito e fare squadra per ottenere l'auspicato ripescaggio.
Più o meno nella stessa direzione il pensiero del Capogruppo di maggioranza Manfreda, molto attivo sui social nella settimana appena trascorsa. Insomma, c’è poco da fare se tutto sommato il Velodromo rimane ancora chiuso ed impercorribile. Ma l’assessore Toma ha dichiarato che già dal prossimo anno almeno il chiosco antistante sarà aperto e funzionante. Il “Caro amico ti scrivo”, “rubato' da Massimiliano Manca con dedica a Manfreda potrebbe materializzarsi “L’anno che verrà” (il titolo originale). Lucio Dalla lo cantava “Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando”. Sarà mica la rinascita del Velodromo che Monteroni attende da anni?
