Marcello Manca di “Città attiva”, aveva fatto passare solo poche ore prima di attaccare le scelte del sindaco Storino in merito alla revoca delle deleghe e al suo primo anno di amministrazione. “Questo azzeramento – aveva detto l'ex sindaco - dopo un anno di Amministrazione sancisce in modo inequivocabile ed oggettivo, se ancora ve ne fosse bisogno , che la nostra città è stata amministrata in modo superficiale e inconcludente”. “Povera Monteroni! Si, è cambiata profondamente la nostra città quest'anno - aveva ancora dichiarato il consigliere Manca - ma purtroppo in peggio”. E giù con una serie di esempi che testimonierebbero l'inefficienza dell'amministrazione a guida Storino. “Tutti problemi - aveva concluso il leader di 'Città Attiva' - non affrontati con la necessaria determinazione e con alla base una chiara e adeguata programmazione. Qualche giorno fa sventolava la bandiera del primo cittadino su una imminente ripresa dell'attività amministrativa nella nostra comunità, anche alla luce, al momento, del rifacimento di poche centinaia di metri del marciapiede di un lato di via Gramsci, mentre oggi assistiamo al clamoroso azzeramento della giunta e di tutte le deleghe. Tutto molto strano e clamorosamente contraddittorio”.
Si erano fatte attendere un po', invece, le reazioni dell'altro ex sindaco di Monteroni e consigliere di opposizione in quota “Volontà popolare", Lino Guido, il quale punta il dito su 'regie occulte extraconsiliari' che condizionerebbero l'azione della Storino. “Proprio l’anomalia di questa procedura di azzeramento, compiuta all’oscuro di tutti i consiglieri comunali e delle forze politiche, nella certezza che una manovra del genere non possa essere solo farina del sacco della Sindaca, ci induce a credere e denunciare ancora una volta l’esistenza di qualche 'cellula' (ovviamente fuori dal consiglio comunale ) che 'consiglia' l’azione alla prima cittadina, perfino su come e cosa scrivere nei decreti”. “Noi denunciamo questa situazione - conclude Guido - ed auspichiamo e comunque chiederemo che gli organi preposti facciano chiarezza sui contatti telefonici e personali tenuti dalla Sindaca nei giorni ed ore precedenti l’azzeramento della Giunta”.
Anche alcune forze politiche che, però, non occupano scranni in consiglio comunale hanno manifestato il loro diasappunto. Il Movimento 5 Stelle cittadino stigmatizza i fatti di questi giorni come una “sconfitta del Pd locale che si è messo in gioco con tanti proclami senza produrre davvero nulla”. “Il nostro disappunto - continuano i 'grillini' di Monteroni - è rivolto a tutta quella classe politica che fino ad oggi ha operato secondo strategie che hanno prodotto solo fantasiose alleanze, gruppi e sottogruppi, faide interne ed esterne, tutte volte alla conquista di qualche poltrona all'interno del palazzo di città, ma che neanche lontanamente hanno prodotto qualche minimo impulso positivo verso questo paese”. In conclusione, una sorta di incoraggiamento al primo cittadino: “Il gruppo "Monteroni 5 stelle" augura che il mutamento dei ruoli all'interno della maggioranza possa sortire nel breve gli effetti voluti dal Sindaco.
Il movimento “Monteroni città aperta”, per bocca del suo portavoce, Massimo Lorenzo, disapprova lo stile di comunicazione del Governo di città: “quello che è mancato - dichiarano dal movimento politico - e che si vuole denunciare, è la mancanza assoluta di contatto con i cittadini, quelli 'normali', quelli che nulla hanno a che vedere con la politica quelli, per intenderci, che hanno votato ed eletto il neo sindaco (ma anche i rappresentati dell’attuale opposizione) e che vengono contattati solo al momento del voto”. “In campagna elettorale - insiste Lorenzo - si sbandiera di volere un Palazzo di Città di vetro , trasparente ed un contatto diretto con i cittadini. Invece, a parte il Primo Consiglio Comunale di Insediamento svoltosi in piazza, tutta l’attività amministrativa è avvenuta senza che la cittadinanza fosse edotta di alcunché, senza alcun filo diretto con i cittadini, con Consigli Comunali tenuti in orari inconsueti e anomali”.
"Questo atto politico forte del sindaco - rilevano infine da 'Monteroni a sinistra' in riferimento al 'colpo di spugna' del primo cittadino - in verità è la dimostrazione di ben altro. Di qualcosa che era tangibile in fase di composizione delle liste l'anno scorso. L'assenza di un vero progetto politico e l'obiettivo esclusivo di vincere senza se e senza ma”. “Invece - concludono - ancora si assiste alle strategie spicciole delle poltrone, Monteroni attende che il vento cambi veramente e tutto invece scorre come da copione. Tutto cambia affinché nulla cambi”.