Giunta: chi scende e chi sale? Il borsino di Totem Monteroni

Chi affiancherà il sindaco Storino in questa nuova fase? Abbiamo provato a snocciolare - un po’ per gioco ma non troppo - le prime ipotesi immaginando tre “riserve” di pesca: la giunta uscente, il resto della maggioranza (e del consiglio comunale) e la società civile.

A quattro giorni di distanza dall’improvviso azzeramento della giunta da parte del sindaco, serpeggia il toto-assessori. Chi saranno i nuovi componenti dell’esecutivo? Chi sarà confermato? E chi promosso o bocciato? Di ufficiale ovviamente c’è ben poco: il nostro borsino è poco più di un gioco. Raccoglie umori, indiscrezioni e sensazioni e può essere comunque un termometro della situazione. L’obiettivo messo nero su bianco dal primo cittadino Angelina Storino è quello di “rivedere la composizione dell’organo di governo in vista di una verifica degli obiettivi programmatici raggiunti e da raggiungere”. Un segnale forte, dunque, quello lanciato dal numero uno dell’amministrazione per un cambio di rotta: una decisione autonoma e inaspettata, che ha colto di sorpresa i suoi e che quindi ha suscitato qualche mal di pancia nella compagine di governo. Un’iniziativa, quella di rimescolare le deleghe e mettere mano all’esecutivo, che però rientra appieno nei poteri e nelle prerogative che la legge attribuisce esclusivamente ad un sindaco.

 Il varo della nuova giunta non dovrebbe tardare. Dopo la pausa di riflessione durata un intero weekend, in queste ore sono cominciati i primi “dialoghi e confronti”, ovvero le prime consultazioni. A breve, quindi, dovrebbe vedere la luce il rimpasto che uscirà dal varco della verifica amministrativa voluta dal sindaco ad un anno dall’insediamento.  C’è da dire che Storino, esponente della società civile, ha dimostrato di non agire nel solco dei consueti canoni della politica: ha revocato le deleghe senza consultarsi con la maggioranza e con le forze della coalizione. E quindi anche le scelte inerenti la quadratura del cerchio della nuova squadra di governo potrebbero essere un rebus e non rispettare in toto quelle “regole” non scritte che se da un lato favoriscono la democrazia dall’altro, possono rappresentare un freno per l’autonomia del sindaco.

Chi affiancherà, dunque, il primo cittadino in questa nuova fase? Abbiamo provato a buttare giù le prime ipotesi.

NEL CERCHIO DELL’EX GIUNTA...

=  SONIA MARTINO: prima degli eletti, un pieno di voti che l’ha proiettata sullo scranno di vicesindaco, difficilmente potrebbe perdere il posto in giunta.

= TOMMASO LEUCCI: non rischia l’assessorato, diversamente si aprirebbe una “crisi” molto più complessa di quanto non sia quella in atto in queste ore.

= ? PIERO FAVALE: nonostante la battaglia vinta contro l’impianto per la produzione di biometano, non avere un gruppo alle spalle lo pone in una posizione di incertezza circa la riconferma.

↓ NOEMI PUCE: l’equilibrio è sempre al centro, eletta in quota Udc le potrebbe essere chiesto di fare spazio all’altra corrente interna al suo partito.

↓ MIMMO QUARTA: insieme a Puce, anche lui rischia di perdere l’assessorato. Paga forse l’appartenenza a Fratelli d’Italia?

 TRA I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA…

VINCENZO TOMA: un ruolo strategico e di primo piano in giunta per l’attuale capogruppo nonché vice-segretario provinciale del Pd? È una delle possibilità, sebbene remota, per l’attuale “capitano” e “direttore d’orchestra” della maggioranza.

↑ TIZIANA LEZZI: in casa Udc, è in pole per sostituire eventualmente Puce nell’esecutivo.

↑ ANTONIO MADARO: per lui potrebbe esserci la promozione in giunta. Anche perché il ruolo di consigliere gli va un po’ stretto, dopo essere stato candidato sindaco e aver guidato l’opposizione per due anni.

= MARIA GRAZIA GUIDO: è l’unica della maggioranza ad aver rimesso le deleghe già la scorsa estate per impegni professionali e personali, quindi difficile pronosticare un suo approdo nell’esecutivo. Resta comunque una outsider che potrebbe trasformarsi in sorpresa.

= GIORGIO MANFREDA: poche chance per il coordinatore Ncd-Area Popolare di entrare in giunta, dovrebbe proseguire come consigliere delegato con qualche novità nei suoi incarichi.

= CHIARA CENTONZE: non dovrebbe spostarsi dal suo ruolo istituzionale - assegnatole dall’assemblea comunale e non dal sindaco - di Presidente del Consiglio, però potrebbe essere una carta in più nelle mani del primo cittadino per la nuova giunta.

FUORI DAL RECINTO…

 APERTURA ALL’OPPOSIZIONE: senza riscontri la possibilità di una apertura a qualche esponente delle minoranze. Rimpasto quasi certo, quindi, nel perimetro della maggioranza.

? TECNICO/ESTERNO: e se la Storino pescasse proprio fuori dal Palazzo? Sarebbe un’opzione da colpo di scena, magari pe raffidare qualche assessorato particolarmente tecnico e che necessiterebbe di competenze specifiche. Per adesso però niente di concreto. Solo voci di corridoio.

 

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