Rigenerazione urbana, nel Consiglio monotematico ok unanime ma con polemiche

Il consiglio comunale dà il via libera all’unanimità, ma non senza polemiche, al documento programmatico di rigenerazione urbana, che era l’unico punto all’ordine del giorno.

 

Il sì unanime all’adozione è stato espresso nell’assise che si è riunita ieri, a mezzogiorno, a Palazzo di Città: tra le sedie del pubblico, presenti appena 3 cittadini.

L’opposizione ha avuto da ridire sullo scarso coinvolgimento che ha accompagnato la stesura dello stesso Dpru.

“Il documento di rigenerazione riguarda alcune parti della città - ha detto il sindaco Angelina Storino, nella sua introduzione - e mira al miglioramento delle condizioni urbanistiche, economiche e abitative dei cittadini. Ed è stato redatto ascoltando la popolazione. In campo una strategia basata sulla riconversione ecologica come unica risposta alla marginalizzazione. L’adozione del Dpru è un atto propedeutico per la partecipazione al relativo bando. Contestualmente sarà sviluppata la Sisus, ovvero la strategia integrata per lo sviluppo urbano sostenibile che avrà quattro obiettivi: energie sostenibili e qualità della vita; adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione del rischio; tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali; inclusione sociale e lotta alla povertà”.

Dal canto suo l’assessore all’urbanistica Piero Favale ha sottolineato che durante le assemblee pubbliche “sono emerse diverse idee convogliate in un percorso di rigenerazione che parte dal centro, cioè da Piazza falconieri, e che arriva fino al rione dell’Assunta e alla zona verde di via Tito Schipa, che verrebbe trasformata in un parco attrezzato con percorso ginnico. Tra le proposte, anche l’implementazioni di percorsi ciclopedonali e l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Critica l’opposizione, che ha comunque votato a favore, esprimendo però forti riserve sul metodo.

“Siamo venuti a conoscenza della stesura di questo importante strumento per caso, per via di un’assemblea pubblica - ha affermato Massimiliano Manca, di Volontà popolare - a cui hanno preso parte forse non più di sei persone. La procedura è stata troppo frettolosa: non solo non sono stati coinvolti cittadini, associazioni, categorie e scuole, ma non sono stati ascoltati nemmeno i consiglieri comunali”.  

Marcello Manca, capogruppo di Città attiva, ha parlato di un progetto lodevole contestando però alcuni punti come la “visione turistica del paese: è un settore che non ci vede protagonisti, inutile ricorrere obiettivi al momento irraggiungibili. Monteroni deve puntare sulle sue peculiarità. E i nostri poli attrattivi sono l’università, l’artigianato e il velodromo. Su questi punti di forza bisogna insistere, senza inventarsi altro. E una vera rigenerazione urbana, peraltro, si può già avviare - ha ribadito Manca - con interventi a costo zero, come la chiusura alle auto di piazza Falconieri, trasformata ormai in un parcheggio sotto le stelle”.

Perplesso anche il capogruppo di Volontà popolare, Lino Guido: “Si parla di condivisione e partecipazione e poi si convoca un consiglio importante come questo a mezzogiorno e con quasi 40 gradi. Ovviamente non c’è nessuno ad assistere. E questa è la cartina di tornasole delle politiche dell’esecutivo, dello scollamento che c’è tra amministrazione e cittadini. La partecipazione è un’altra cosa. Ed è poi paradossale sentir parlare di commercio e attività produttive, settori depauperati grazie ai tagli dell’ultimo bilancio”.

Le opposizioni sono poi tornate a chiedere a gran voce la diretta streaming dei consigli comunali con l’obiettivo di favorire la partecipazione dei cittadini.

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore al bilancio, Vincenzo Toma: “Sarei curioso di sapere quando e se le precedenti amministrazioni hanno organizzato simili iniziative di partecipazione e quante persone erano presenti. Tali percorsi di condivisione a Monteroni non sono mai stati fatti. C’è stata una desertificazione in passato sul piano del coinvolgimento della popolazione, tant’è che i monteronesi non sono abituati e la risposta quindi è ancora molto bassa. Pian piano, però, stiamo tentando di mettere in moto questi percorsi di condivisione: uno sforzo mai fatto in precedenza. Non posso quindi politicamente accettare critiche sul fronte della partecipazione da chi ha amministrato negli ultimi dieci anni. Ora il momento storico è quello propizio e abbiamo la possibilità di risolvere alcune annose criticità di questo paese. Il bando della Regione è stato pubblicato lo scorso 23 maggio - ha spiegato Toma - e bisognava rispettare determinate tempistiche. Tuttavia, la vera concertazione ci sarà adesso in merito alla pianificazione della Sisus, la strategia integrata per lo sviluppo urbano sostenibile, una misura fondamentale contemplata dal Dpru”.

Quindi, il voto unanime. All’assise monotematica era assenti i consiglieri Mimmo Quarta (gruppo misto) e Oreste Paladini (Volontà popolare).

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