L’ex amministratore comunale solleva interrogativi ed esprime forti dubbi su “un commissariamento lungo due anni. Si torni alla normalità, consentendo alla sezione di eleggere gli organismi dirigenti affinché si possa riprendere un’attività politica concreta”, è l’appello di Quarta. Un monito affinché sia ripristinata l’agibilità politica del circolo cittadino.
Lievita, dunque, il travaglio post-primarie in casa Pd.
Prima la dura lettera aperta firmata da 12 iscritti, in cui si invocano le dimissioni del commissario che regge il partito da due anni; poi la replica dello stesso Guido che non ha risparmiato frecciate all’indirizzo dei firmatari.
Una bufera che, dopo le urne interne, ha arroventato ancor più il clima politico tra i democratici.
“Lungi da me l'idea di entrare nella polemica, che vede coinvolto il Partito Democratico di Monteroni, e ancor meno di alimentare tale polemica, se di polemica dovesse trattarsi. Il mio è soltanto un contributo per risolvere un problema”, premette il professore Quarta.
“Ma, detto questo, anche io mi sono chiesto più volte - afferma l’esponente dem - se la Sezione di un Partito, a Monteroni come altrove, può essere commissariata per due anni. Commissariata e basta! A chi giova? Se gli iscritti conoscono le ragioni (le dimissioni del Segretario) per le quali nel 2015 avvenne, da parte della Segreteria provinciale, la nomina di un Commissario, ora non sanno, né riescono a capire perché questa situazione debba durare all'infinito. Qual è la logica che sottende a tale decisione, che in pratica blocca qualsiasi attività politica o di coinvolgimento dei militanti e dei cittadini di Monteroni?”, s’interroga Quarta.
“E, mentre diverse forze socio-culturali si vanno organizzando e sono presenti sul territorio con iniziative anche apprezzabili, il Pd, in quanto tale, resta a guardare. È un grave errore! Che va rimosso quanto prima. Il periodo emergenziale che ha giustificato il commissariamento del Circolo di Monteroni è finito da un pezzo. Ragion per cui - sostiene l’ex assessore - bisogna tornare alla normalità, consentendo alla Sezione di eleggere gli organismi dirigenti che le competono ed avviare un'attività politica concreta ed efficace, utile per il paese”.
E in coda al suo intervento, Quarta sposa la sostanza della missiva dei “dodici” firmatari e stigmatizza i toni usati dal commissario nella replica: “A me sembra realistico e giusto, indipendentemente dal numero dei firmatari, avere ravvisato il bisogno e la necessità di riorganizzare il Circolo del Pd di Monteroni. È legittima e fondata la richiesta rivolta alla Segreteria provinciale di occuparsi della questione senza perdere tempo ulteriore. Contrapporsi con repliche "al vetriolo", quando non siano di cattivo gusto, non serve a niente”, conclude Quarta.