Prosegue lo scontro sul piano della Tari: i capigruppo Guido e Manfreda ai ferri corti

Scintille tra il capogruppo di opposizione e quello di maggioranza: Lino Guido e Giorgio Manfreda di nuovo ai ferri corti. Lo scontro quindi prosegue dopo l’ultimo Consiglio comunale, in cui la minoranza ha abbandonato in blocco l’aula

per protestare contro la procedura d’urgenza per l’approvazione delle Tariffe Tari. E dopo la questione di metodo, il botta e risposta al vetriolo si sposta sui contenuti del provvedimento (LEGGI ARTICOLO). “La riduzione della Tari per le attività commerciali di Monteroni? È un deplorevole pesce d'aprile dell'amministrazione comunale, uno scherzo di cattivo gusto su una delle tante problematiche serie che assillano i cittadini”, tuona l’ex sindaco Guido.

Per il capogruppo di “Volontà Popolare”, la verità è invece un’altra: “Il piano finanziario di quest’anno è a parità di saldi con quello dell’anno scorso: quindi il risparmio sbandierato - sostiene Guido - viene bilanciato dall'aumento della parte variabile della tassazione a carico delle utenze domestiche per compensare la riduzione prevista per i commercianti, così che un negoziante di Monteroni paga a casa propria la riduzione prevista per la sua attività. E quindi chi ne avrà vantaggio di questa manovra saranno solo i commercianti non residenti a Monteroni e qualche grosso centro commerciale che porta via ricchezza dal nostro territorio e già tanto ha tolto al commercio della nostra città”.

Per Guido, poi, non c’è “nessun aumento nella raccolta differenziata rimasta pressoché inalterata visto che Monteroni è uno dei comuni della provincia più colpiti dall'ecotassa. Nel piano finanziario sono poi ignorati i costi per la bonifica di siti inquinati a cominciare dal mercato coperto di piazza della Repubblica dove l'amministrazione è dolosamente omissiva perché a conoscenza dell'esistenza di una discarica di rifiuti”.

Quindi, per il capogruppo di minoranza non vengono previsti nemmeno “aiuti alle fasce deboli della popolazione, che continueranno a pagare di più per un servizio ancora inefficiente, e nessuna agevolazione aggiuntiva alle attività che producono rifiuti speciali ed hanno modalità di svolgimento itinerante della propria attività. Chiederemo che l'Amministrazione riveda queste scelte scellerate e proporremo l’esclusione dei centri commerciali e le grandi superfici di vendita da questa agevolazione, girando queste somme in aiuto alle utenze domestiche delle famiglie di Monteroni ormai allo stremo”.

A replicare alle affermazioni di Guido è il collega capogruppo della maggioranza, Giorgio Manfreda. “Prendiamo tristemente atto che l'ultimo degli ex-sindaci non è probabilmente in grado di leggere e di decifrare il piano finanziario della Tari: questo non è un pesce d’aprile. Ci auguriamo - sostiene il capogruppo di Cambia Monteroni - che si sia trattato di una distrazione, fortunatamente meno grave di quelle che hanno privato il nostro Comune di centinaia di migliaia di euro, risorse che avrebbero permesso di vedere una Monteroni completamente diversa rispetto ad oggi. Nonostante l'ennesima sventura, resta l’abbassamento della tariffa tari per tutte le attività produttive e commerciali”.

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