Una cifra monstre pari al mancato introito nelle casse comunali (calcolato dalla Guardia di Finanza) dovuto all’omesso aggiornamento dei costi di costruzione nel quinquennio 2007-2011 (LEGGI ARTICOLO).
Un lustro durante il quale i privati hanno versato un costo di costruzione inferiore (anche meno di 1/3 del dovuto) rispetto a quello previsto dalla disciplina di settore e stabilito dalla Legge regionale. E come accaduto anche in altri comuni salentini, a pagare sono dunque i dirigenti e non l’organo politico, cioè il Consiglio comunale deputato a deliberare gli aggiornamenti dei valori degli oneri di urbanizzazione.
E questo perché - secondo la Corte dei Conti - è obbligo del funzionario, “in materia attinente alla propria esclusiva competenza tecnico-giuridica”, sottoporre tempestivamente all’organo di governo l’adozione delle opportune delibere.
Intanto, non si fanno attendere le reazioni, mentre Palazzo di Città cerca di capire il da farsi.
“L’amministrazione - dichiara l’avvocato Giorgio Manfreda, capogruppo di maggioranza e consigliere delegato al contenzioso - porrà in essere tutte le attività ordinate dai magistrati contabili per permettere l’esecuzione della sentenza. Riteniamo, tuttavia, opportuno richiedere proprio alla Corte dei conti quale sia l’interpretazione autentica di quel passaggio del dispositivo secondo cui il Comune dovrebbe richiedere ai cittadini, a distanza di anni, l’integrazione del pagamento degli oneri”.
Per Manfreda “è troppo presto per azzardare commenti e affibbiare responsabilità politiche su quanto accaduto. Ciò che purtroppo è ormai certo - sostiene il capogruppo - è che dal 2007 al 2011 il Comune di Monteroni si é mosso completamente al di fuori dalla legge, con un enorme danno per i cittadini tutti”.