La vicenda della gru si trascina ormai da quasi dieci anni. “Monteroni non è Seattle”, campeggia sui manifesti che rammentano la tragedia che si è consumata nei giorni scorsi negli Stati Uniti.
A Seattle, un’enorme gru è crollata andandosi a schiantare sull'edificio che ospita il nuovo campus di Google schiacciando sei automobili. Il gravissimo incidente ha provocato quattro morti e altrettanti feriti. Le vittime sono due operai che erano all'interno della gru e due persone che si trovavano in due delle vetture colpite.
“Non aspettiamo la disgrazia per fare qualcosa”, ammonisce il manifesto del Comitato Piazza Italia.
Al posto del cinema, abbattuto nel 2009, erano previsti appartamenti, locali e uffici. Ma i lavori si sono arenati lasciando solo lo scheletro di cemento armato. Un cantiere chiuso e abbandonato nel cuore del centro abitato. E con una gru che da anni balla sulla testa di un intero quartiere.
Le ordinanze del Comune (LEGGI ARTICOLO) rivolte alla proprietà sono cadute nel vuoto. E la rimozione della gru appare di là da venire.
Nelle scorse ore, visto ciò che è accaduto negli Usa, alcuni attivisti hanno quindi rilanciato la questione in modo provocatorio. “Da tre anni è tutto fermo, si muove solo la gru di piazza Italia”, chiosano i manifesti comparsi la scorsa notte sulla recinzione del cantiere.