Una presenza massiccia di mezzi e personale in divisa per ribadire la presenza dello Stato sul territorio.
Per tutta la mattinata sono andati avanti pattugliamenti e posti di controllo. Sotto la lente soprattutto la cittadina di Arnesano, finita nell’occhio del ciclone per una serie di attentati ravvicinati: due incendi dolosi contro le auto del comandante dei vigili Gabriele Podo, la bomba fatta esplodere all’ingresso di casa di un barbiere e il rogo che ha distrutto due autocompattatori della ditta Igeco che erano parcheggiati nel deposito di via Fitto, ad Arnesano (i camion divorati dalle fiamme erano utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti a Monteroni).
Quattro episodi in due mesi e mezzo: una recrudescenza significativa e preoccupante per una comunità piccola come quella di Arnesano. Una catena di raid che ha, quindi, fatto risuonare l’allarme sicurezza. Nei giorni scorsi, peraltro, una delegazione del comune di Arnesano, tra cui il sindaco di Arnesano Emanuele Solazzo e il comandante Podo, ha incontrato il prefetto di Lecce Claudio Palomba, che dal canto suo ha assicurato più controlli sul territorio e ulteriori attività di indagine. E questa mattina tra Monteroni ed Arnesano è arrivata una prima forte e chiara risposta da parte delle forze di polizia.
Dopo aver sorvolato l’abitato e compiuto rilievi dall’alto, l’elicottero dell’Arma è atterrato tra Monteroni e Arnesano, a ridosso della Lecce-Porto Cesareo, nei pressi di un distributore di carburanti. E per diverse ore i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Lecce hanno poi proseguito con i controlli e le attività di prevenzione del crimine.