I tre roghi si sono verificati nel raggio di appena mezzo chilometro: le fiamme sono divampate all’interno di alcune campagne che si affacciano sulle provinciali Monteroni-Copertino, da una parte, e San Pietro in Lama-Copertino, dall’altra. La furia del fuoco ha cominciato ad abbattersi intorno alle 10 di questa mattina ed è andata avanti senza soluzione di continuità. In un caso, le fiamme hanno lambito un’abitazione (l’intervento dei Vigili del fuoco ha scongiurato danni e rischi) che sorge lungo la strada che da Monteroni porta alla città del Santo dei Voli.
Il fumo ha poi invaso le carreggiate e si sono quindi registrati disagi per la viabilità: sulle due arterie sono intervenuti i carabinieri della Tenenza di Copertino.
Oltre alle sterpaglie, il fuoco ha quindi divorato e letteralmente abbattuto una cinquantina di ulivi, molti dei quali già martoriati dalla xylella. Ma in tutto sono circa 200 gli alberi colpiti e deteriorati dall’ondata di fiamme.
Diverse squadre dei Vigili del fuoco, insieme ai volontari delle associazioni di Protezione civile di Monteroni (“Il Cormorano”), di Copertino e Lequile, hanno lavorato un’intera giornata, fino a poco fa, per domare i roghi e mettere in sicurezza le diverse aree.
Difficile da stabilire l’origine degli incendi, ma i sospetti dei caschi rossi sono chiari: “L’autocombustione, anche con queste temperature elevate, resta pur sempre un fenomeno rarissimo. E la coincidenza di diversi incendi nel raggio di meno di un chilometro fanno pensare all’origine dolosa. O, casomai, colposa, dovuta cioè a qualche imprudenza. A ciò va aggiunto il dato di fatto che purtroppo le campagne non sono tenute a dovere, lasciando che sterpaglie ed erba secca prendano il sopravvento. Purtroppo, il Salento continua a bruciare. E le unità a disposizione sono poche per fare fronte a questa marea di incendi”, commentano alcuni dei Vigili del fuoco, che sono intervenuti quest’oggi nelle zone funestate dalle fiamme.