Dopo la rinuncia all’incarico da parte di due specialisti (i primi in graduatoria), l’individuazione del nuovo pediatra tarda ad arrivare.
Ed è scontro tra la categoria dei pediatri di famiglia e l’Asl.
Dopo l’interrogazione dei consiglieri regionali Congedo e Manca indirizzata al governatore Emiliano (LEGGI ARTICOLO), sono giunte le rassicurazioni dell’Azienda sanitaria, che ha smentito disagi per bimbi e famiglie (LEGGI ARTICOLO).
La Cipe (Confederazione italiana dei Pediatri) però non ci sta e contesta le dichiarazioni e l’operato dei vertici della Sanità leccese.
A Monteroni, da cinque mesi, è rimasto in servizio un solo pediatra, il medico Vanni Rizzo, dopo il pensionamento della dottoressa Maria Grazia De Giorgio, che ha lasciato a settembre, ma che già nell’aprile scorso, con largo anticipo, aveva comunicato la decisione (dovuta peraltro al raggiungimento dei limiti di età) all’Azienda sanitaria.
È quindi esploso il problema dell’assistenza per gli 800 piccoli pazienti rimasti senza pediatra. E per il sindacato, la soluzione temporanea decisa dall’Asl (attivazione di una zona carente straordinaria e la deroga del massimale) non ha attenuato i disagi.
“Ai primi di novembre - afferma la nota della Cipe - è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale della Puglia il bando per la copertura della zona carente e i pediatri in graduatoria sono stati convocati solo il 17 Gennaio 2017”. In quella data, la prima pediatra non si è presentata e la seconda che “è stata nominata ha rinunciato all’incarico dopo tre giorni. A tutt’oggi, il pediatra successivo in graduatoria non ha ancora ricevuto la raccomandata di nomina”.
Ma il sindacato rimprovera all’Asl non solo le lungaggini, ma anche la mancata nomina di un supplente.
“La CIPe, ben conoscendo - tuona il comunicato con un bel po’ di sarcasmo - la proverbiale efficienza della macchina burocratica, aveva per tempo suggerito in Comitato Aziendale di nominare un pediatra supplente nell’attesa del titolare. E successivamente, in seguito all’epidemia influenzale che ha colpito severamente soprattutto la popolazione infantile, con lettera protocollata in data 30 Dicembre 2016, aveva richiesto con procedimento d’urgenza la nomina di un supplente per far fronte all’emergenza sanitaria.
Non è pervenuta - denuncia il sindacato - alcuna risposta da parte della Direzione Generale, la quale insiste nell’affermare che “non c’è disagio tra la popolazione”, dimostrando una non conoscenza del territorio, considerato che molti bambini che non hanno trovato posto in deroga, risultano privi dell’assistenza pediatrica perché non in possesso di mezzi per raggiungere l’ambulatorio dei pediatri dei paesi vicini. L’unica auto a disposizione dei genitori risulta spesso già impegnata per motivi di lavoro”.
Intanto, oltre alle lamentele provenienti dalle famiglie e dal sindacato, anche dal reparto di pediatria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce viene segnalato “un netto aumento negli ultimi mesi delle consulenze pediatriche e dei ricoveri ospedalieri dal territorio di Monteroni”.