A farne le spese quindi sono soprattutto gli automobilisti che imboccano l’anello proprio con l’obiettivo di evitare gli intasamenti del centro di Lecce.
Quel tratto della carreggiata Sud della galleria “Condò” - che comincia proprio a ridosso degli svincoli per Monteroni - è chiuso dallo scorso settembre per consentire le operazioni (che sarebbero dovute durare 70 giorni!) per “l’adeguamento degli impianti tecnologici alla vigente normativa in materia di sicurezza per i tunnel della rete stradale trans europea”.
Peraltro, la fine dei lavori era stata calendarizzata addirittura con estrema precisione (data e anche orario): alle ore 16 del 7 dicembre 2016 quel tratto di galleria sarebbe stato riaperto. Era questa la scadenza dettata dal cronoprogramma comunicato dall’Anas, nello scorso settembre, durante il “Comitato Operativo provinciale per la viabilità” riunitosi in Prefettura.
Invece, a tre mesi e mezzo dalla data prevista per il ripristino dell’intera galleria, la situazione è sempre la stessa. Con problemi di circolazione che si presentano puntuali in certi orari del giorno. A cui si aggiunge la pericolosità della deviazione temporanea del traffico leggero lungo la carreggiata opposta (quella Nord in direzione Brindisi) che dallo scorso settembre è adeguata per il doppio senso di marcia. E quindi non mancano i rischi per la sicurezza stradale.
Una galleria utilizzata anche da tantissimi automobilisti monteronesi e dagli studenti universitari, docenti e personale del complesso di Ecotekne.
Da settimane, intanto, insieme al disservizio proseguono anche lamentele e proteste per questo prolungato ritardo nella riapertura di quella metà del tunnel che è ormai chiusa al traffico da oltre sei mesi.
