Elisabetta, complimenti per il risultato. Cosa porterai con te di questi cinque anni di liceo e come si arriva a prendere 100?
Questi anni mi hanno insegnato che non bisogna arrendersi alle prime difficoltà. Con impegno e determinazione, e anche un po’ di fortuna, si possono raggiungere risultati impensabili. Quelli del liceo non sono stati anni facili, ma tutte le difficoltà esistono per essere superate. Sono veramente tante le cose che non dimenticherò mai: mi sembra quasi impossibile riassumerle tutte. Ricorderò per sempre il primo giorno di scuola, quando il quinto superiore sembrava inarrivabile e i ragazzi più grandi dell’istituto ci “coccolavano”. Come poter dimenticare poi i compagni, alcuni professori e gli ultimi giorni di scuola prima della Maturità. Ma soprattutto, quando sarò più grande ricorderò con molta fierezza i sacrifici e la fatica che ho fatto per raggiungere il “100”.
Parlaci della tue passioni…
Sono tante e diverse. Amo lo sport, la musica e l’arte in generale. Ciò che mi appassiona di più è sicuramente la lettura. Amo leggere perché un libro è in grado di farti vivere altre realtà, altre storie e avventure.
E qual è il tuo libro preferito? E l’ultimo che hai letto?
Il mio libro preferito è “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia. L’ultimo che ho letto “Il ritratto di Dorian Grey” di Oscar Wilde.
Mentre il tuo film preferito? E L’ultimo che hai visto?
Amo molto il cinema ed amo tutti i film di Tim Burton. Non saprei quale scegliere, ma se proprio devo dico “Edward mani di forbici”. Ultimamente ho visto “Remember me”.
Tornando al tuo futuro, cosa ti attende adesso?
Proprio pochi giorni fa ho fatto i test di ammissione per entrare nella facoltà di Scienze e Tecniche psicologiche dell’Università del Salento. Ho scelto questa facoltà perché da sempre la psicologia mi affascina. Avevo già intenzione di scegliere questo percorso fin dal primo anno di superiori. E nel corso dell’intero lustro del liceo mi sono fortemente convinta.
Domanda cult: cosa farai “da grande”?
Rispondere a questa domanda è molto difficile. Le idee su cosa vorrei fare da grande sono abbastanza confuse. Di certo per adesso continuerò a studiare e vedrò a cosa andrò incontro, quali ostacoli ci saranno da superare e le varie sfide che si presenteranno nel corso di questo nuovo ciclo della mia vita.
E dove immagini la vita familiare o professionale? Qui o altrove?
Non ho intenzione di costruire la mia vita qui a Monteroni. Amo viaggiare e mi piacerebbe fare esperienza in altri posti.