A Monteroni l’affluenza si è attestata al 64,41%: hanno votato in tutto 7105 elettori.
A livello nazionale, come è noto, ha vinto il No. Ma il fronte dei contrari ha trionfato a valanga (circa ¾ dei voti validi) nella Cittadella universitaria.
Il NO ha ottenuto 5174 consensi pari al 73,47%. Il SI 1868 voti pari al 26,53%. Poi, 11 le schede bianche, 52 quelle nulle.
Con questi numeri, quindi, in termini percentuali, Monteroni è il primo paese della provincia di Lecce con più NO, mentre è il terzo del Salento, dopo Villa Castelli (78,56%) e Oria (74,73%).
La polemica delle matite copiative
E anche a Monteroni si sono registrati alcuni falsi allarmi, ovvero alcune contestazioni relative alla questione delle matite copiative: una querelle (sostanzialmente una cantonata) fatta esplodere a livello nazionale dal cantante Piero Pelù, che ha pubblicato su Facebook un post per denunciare il fatto che la matita con cui ha votato al suo seggio non era indelebile.
In un caso, nella sezione numero 10 della sede della scuola Gasparro di via Montello, un elettorale - che si è presentato al seggio munito di gomma e foglietto bianco - ha reclamato formalmente la non validità della matita ed ha fatto mettere a verbale che “la matita ministeriale risultava cancellabile”.
Le matite copiative, come ha poi spiegato una nota del Ministero dell’Interno, non sono indelebili nel senso che intendiamo comunemente: il tratto può essere rimosso da un foglio ma solo per abrasione, data la composizione della matita (un impasto di coloranti sintetici basici con talco, gomma adragante e aggiunta di stereati e oleati). La gomma, quindi, è normale che funzioni e funzionerebbe anche cancellando il tratto sulla scheda elettorale. La matita copiativa, però, è fatta per far sì che il segno, anche se parzialmente rimosso, rimanga visibile comunque a occhio nudo.
E provando a cancellare il segno con una gomma (sulla scheda elettorale e non su un foglio qualsiasi) si noterà che la carta della scheda elettorale si rovina.