Non ha quindi sortito gli effetti sperati lo sforzo compiuto lo scorso mese di giugno: un tour de force per spingere sull’acceleratore della raccolta differenziata, raggiungere l’incremento sperato (5% in più rispetto al dato di novembre 2015) e scongiurare la stangata. L’amministrazione ha chiamato a raccolta cittadini, categorie e associazioni, ma nonostante la corsa contro il tempo l’obiettivo è sfumato. Evidentemente serve ben altro: c’è bisogno magari di una programmazione e strategie incisive e di lunga durata per incrementare la percentuale di differenziata, più che l’annuale scommessa di giugno per salvarsi in calcio d’angolo con una soluzione-tampone.
Monteroni, quindi, è tra i 65 comuni “meno ricicloni” della Regione Puglia e dovrà pagare a caro prezzo (ovvero la somma massima) per i suoi rifiuti: una batosta per le tasche dei contribuenti monteronesi.
Intanto, l’opposizione non è certo tenera nei confronti dell’esecutivo di Palazzo di Città.
L’ex sindaco Lino Guido, attuale capogruppo della minoranza targata “Volontà Popolare”, va giù duro: “Oggi i cittadini di Monteroni devono ringraziare l’amministrazione Toma-Storino e la loro nuova giunta perché nel 2016 a Monteroni si pagherà l’ecotassa. Un altro salasso per i cittadini mai successo prima. Un altro tassello da mettere nella collana delle inefficienze - accusa Guido - che stanno caratterizzando l’attività amministrativa in questi ultimi mesi. Per i cittadini altre lacrime e sangue che hanno responsabilità politiche ben precise che dovrebbero portare a serie riflessioni”.