- Sonia Martino (vicesindaco), Antonio Madaro, Vincenzo Toma e Piero Favale - e al capogruppo Giorgio Manfreda.
Antonio Madaro (Pd), alle sue deleghe in materia di cultura, sport, turismo e sviluppo economico (attività produttive, commercio e marketing), somma anche la responsabilità, all’interno dell’esecutivo, della gestione del settore randagismo.
Mentre, l’assessore Piero Favale (società civile), oltre a mantenere le sue deleghe originarie (urbanistica, riqualificazione urbana, assetto del territorio, protezione civile e Pug), aggiunge la formazione professionale.
Invece, per Vincenzo Toma (Pd) - che siede in giunta con le competenze in materia di programmazione e politiche di bilancio, personale, igiene urbana, attuazione del programma - le nuove ulteriori deleghe riguardano università e rapporti istituzionali, settori che già coordinava, nelle vesti di consigliere delegato, prima di diventare assessore.
Al vicesindaco Sonia Martino (Pd), che guida i servizi sociali, è stata assegnata anche la delegata aggiuntiva relativa alla pubblica istruzione.
Infine, il capogruppo di maggioranza Giorgio Manfreda (Ncd-AreaPopolare), unico consigliere delegato all’interno della compagine di governo, oltre a verde pubblico, tutela ambientale, cimitero e contenzioso, ottiene inoltre la gestione dei settori relativi a politiche giovanili e cittadinanza attiva.
E con questa serie di attribuzioni, il primo cittadino assegna definitivamente anche alcune competenze che erano rimaste in sospeso: si tratta in buona parte di deleghe che, dal giugno 2015 al luglio scorso, erano state gestite dagli ex assessori Mimmo Quarta (Fratelli d’Italia) e Noemi Puce (Udc), che dopo la loro estromissione dalla giunta hanno preso le distanze dalle maggioranza dando vita al gruppo misto.