non fu più assegnata alcuna delega al di fuori di quelle date ai nuovi assessori.
Ricordiamo che dopo il rimpasto a farne le spese furono Mimmo Quarta (attività produttive e commercio) e Noemi Puce (politiche giovanili), che non furono riconfermati nell’organo di governo.
Intanto Giorgio Manfreda, che di fatto fin da subito ha continuato a sostenere il primo cittadino, ha riottenuto, con decreto 123 del 13 settembre, gli stessi incarichi che aveva prima della crisi. E al momento è lui l’unico consigliere delegato.
Maria Grazia Guido, infatti, aveva rinunciato oltre un anno fa alle sue deleghe ma per motivi esclusivamente personali.
Questioni politiche invece alla base della scelta degli altri tre componenti della maggioranza che sono rimasti “liberi” da incarichi specifici.
Gli assessori revocati, Puce e Quarta, hanno costituito il Gruppo misto (che almeno sulla carta si colloca ancora nel perimetro della maggioranza), mentre è su posizione critiche anche Tiziana Lezzi (Udc): tre consiglieri “dissidenti” che nelle ultime due adunate post-rimpasto dell’assise hanno abbandonato l’aula su alcune votazione oppure erano proprio assenti. E tutti e tre, peraltro, hanno rifiuto qualsiasi delega.
Intanto, Manfreda, che di fatto col suo voto risulta determinante (al pari ovviamente degli altri otto esponenti “certi” della maggioranza) per la tenuta dell’amministrazione, tornerà a gestire le deleghe in materia di verde pubblico, tutela ambientale, cimitero e contenzioso.