A livello politico, sempre più distanti le posizioni tra i dissidenti (che hanno abbandonato l’aula) e la maggioranza: resta evidente lo strappo post-rimpasto.
Non c’è tuttavia un problema di tenuta per la compagine di governo guidata dal sindaco Angelina Storino, ma i numeri si confermano alquanto risicati, visto che la seduta di questa mattina ha ribadito come l’amministrazione possa contare e fare affidamento solo su 9 consiglieri (su un totale di 17 seggi).
Il punto relativo alla partecipazione del Comune al partenariato pubblico-privato per la costituzione della società Gal “Valle della Cupa srl” (su cui ha relazionato l'assessore Vincenzo Toma)è stato approvato all’unanimità. Sull’argomento, però, l’ex assessore Noemi Puce ha eccepito un presunto errore formale nella delibera, che è stata quindi emendata, in merito alla dicitura “Responsabile unico del procedimento” (sentito il parere della Segretaria comunale, l’assise ha deliberato di eliminare la parola “unico”).
Assente “per motivi lavorativi” l’altro assessore revocato a luglio, Mimmo Quarta (Fratelli d’Italia), che insieme alla Puce (Udc) ha dato vita al gruppo misto (una formazione autonoma ma che al momento, almeno sulla carta, resta collocata nel perimetro della maggioranza).
E sulla questione, non è mancata una nota polemica della collega di gruppo. “Rammento che nei giorni scorsi, in conferenza dei capigruppo, è stato richiesto che questo consiglio comunale si tenesse in un orario più consono, almeno con uno slittamento di mezzora, per consentire il rientro dal lavoro del consigliere Quarta e quindi la sua partecipazione all’assise”, ha affermato la consigliera Puce.
Al termine della votazione sul terzo punto all’ordine del giorno, la maggioranza è rimasta da sola in aula per l’approvazione di tre debiti fuori bilancio (un totale di circa 10mila euro per tre sentenze che hanno condannato il Comune al risarcimento dei danni a seguito di incidenti dovuti ad insidie stradali), su cui ha relazionato il consigliere delegato al contenzioso, Giorgio Manfreda.
Nell’assise sono rimasti in 9 (il minimo per garantire il numero legale) che hanno dato l’ok al riconoscimento dei tre debiti: oltre all’assenza di Quarta, hanno poi abbandonato l’aula le due esponenti Udc, Puce e Tiziana Lezzi, e gli unici due consiglieri dell’opposizione presenti, ovvero Massimiliano Manca e Mariolina Pizzuto. Tra i banchi della minoranza, assenti Lino Guido e Oreste Paladini (Volontà popolare) e Marcello Manca (Città attiva).