All’ordine del giorno la delibera per resistere, dopo due verdetti favorevoli all’amministrazione, nel terzo grado di giudizio della causa civile avviata da Ecotecnica srl (l’ex socio privato) contro lo scioglimento (deliberato 13 anni fa dal Consiglio comunale) della famigerata società mista “A&T” (la spa dei rifiuti di cui il Comune era socio pubblico di maggioranza).
Un braccio di ferro oramai ultradecennale. Una vicenda processuale che è approdata in Cassazione, dopo che nei primi due gradi (2011 e 2016) i giudici non solo hanno dato ragione al Comune di Monteroni sostenendo la legittimità della decisione di chiudere la società, ma hanno anche condannato Ecotecnica al pagamento delle spese di giudizio (circa 17mila euro).
L’esecutivo “Storino-bis” quindi nella seduta di debutto ha conferito l’incarico legale per difendere le ragioni di Palazzo di Città anche davanti alla Suprema Corte contro il ricorso per cassazione avanzato dalla srl che aveva chiesto al Comune un maxi-risarcimento.
E si tratta dello stesso ordine del giorno di quella giunta che era stata fissata d’urgenza lo scorso 14 luglio. In quell’occasione però l’esecutivo saltò per mancanza del numero legale, ovvero per l’assenza di quasi tutti gli assessori (4 su 5) che disertarono per indisponibilità dovute a motivi personali o professionali. Non questioni politiche, dunque.
Ma quella giunta andata a vuoto fu comunque la goccia che fece traboccare il vaso e che nelle stessa giornata spinse poi il primo cittadino Angelina Storino ad azzerare tutti gli incarichi assessorili e tutte le deleghe. Un incidente di percorso che ha accelerato quel colpo di spugna, che la stessa sindaca ha definito “un atto improvviso e inaspettato ma non prematuro o poco meditato”.
Tant’è che il giorno dopo, il 15 luglio scorso, nelle more della nomina della giunta che era stata poco prima azzerata, il primo cittadino dovette procedere con un decreto sindacale ratificato poi nella prima seduta post-rimpasto.
E le vicende della società mista, sebbene di riflesso, sembrano intrecciarsi ancora una volta con le sorti dei governi cittadini.
Intanto, riguardo al contenzioso avviato da Ecotecnica, l’esecutivo ha confermato l’incarico all’avvocato Marcello Marcuccio, già difensore del Comune a partire dal 2003 e quindi nei primi due gradi. E ciò “per consentire la continuità nella linea difensiva dell’ente”, si legge nella delibera.