A sollevare la questione una nota protocollata a Palazzo di Città dall’ex sindaco e capogruppo di Volontà Popolare, Lino Guido, in cui si contesta la mancata notifica dell’assise che si è riunita ieri pomeriggio. “La seduta è regolare e la convocazione avviene tramite mail: tutti i consiglieri comunali all’inizio del mandato hanno dato disponibilità al segretario comunale per questo tipo comunicazione”, ha ribattuto la presidente del Consiglio, Chiara Centonze. “Non sono stati rispettati i termini della convocazione. Questa seduta rischia di essere invalidata. E anche i provvedimenti che si votano potrebbero essere inficiati”, ha affermato Massimiliano Manca, l’unico consigliere di Volontà Popolare presente. “In questi giorni, peraltro, il prefetto - ha aggiunto Manca - ha inviato in Comune una diffida con cui intimava di approvare il bilancio consuntivo entro il 17 giugno, prima di avviare le procedure per la nomina di un commissario ad acta e per lo scioglimento del Consiglio. Non è colpa dell’opposizione se l’amministrazione si è ridotta all’ultimo giorno”. Scintille quindi col capogruppo di maggioranza: “È da tre consigli comunali - ha replicato Vincenzo Toma - che si perdono ore per cavilli. E c’è chi come il consigliere Guido gioca al gatto e al topo con la notifica nel tentativo di non far votare il rendiconto entro il 17. Questa procedura di convocazione tramite posta elettronica è in vigore da otto anni, da quando lui era sindaco. E solo ora sorgono questi problemi. Ci vuole più rispetto per i cittadini. Per il resto, la diffida delle prefetture è giunta al 90% dei comuni italiani: gli enti si sono trovati con l’acqua alla gola perché è cambiata la normativa. Il termine di scadenza per l’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto è concomitante”.
Il consuntivo
Quindi la relazione del sindaco Angelina Storino, responsabile anche della delega al bilancio, in merito al rendiconto dell’esercizio 2015. “Ci siamo insediati esattamente un anno fa, quando il grosso delle somme era già stato impegnato durante la gestione commissariale. E quindi la possibilità di incidere è stata ridotta e il taglio dei trasferimenti statali ha pesato soprattutto sugli ultimi quattro mesi dell’anno. Ma nonostante cospicui minori introiti, abbiamo rispettato il patto di stabilità, assunto un geometra a tempo indeterminato, installato l’ascensore per l’abbattimento delle barriere a Palazzo di Città, erogato servizi essenziali mantenendo i livelli di qualità. Abbiamo chiuso - ha sottolineato il primo cittadino - con 3milioni di euro di avanzo di amministrazione, di cui la parte utilizzabile, circa 270mila euro, sarà investita per opere pubbliche. I prossimi bilanci, che riguarderanno interamente la nostra azione, porteranno risultati maggiori e coerenti col programma di governo premiato dalla città”. Il consuntivo è stato approvato con i soli voti favorevoli (12) della maggioranza: contrari gli unici due esponenti dell’opposizione presenti, Massimiliano Manca (Vp) e Marcello Manca (Città attiva). “È passato un anno dall’insediamento e non si vede nessuna novità di rilievo. La maggioranza è un cantiere di idee e di promesse, ma il paese aspetta ancora i fatti. Bisogna puntare all’abbattimento della pressione fiscale. E mentre nel rendiconto - afferma Marcello Manca, che ha poi ribadito la richiesta della diretta streaming del Consiglio - spiccano i costi esorbitanti delle spese postali, il verde pubblico è nel più assoluto degrado. Che cosa si sta facendo per il parco del Velodromo: resterà chiuso anche durante questa estate? E per la zona industriale abbandonata a se stessa?”. “Stiamo puntando su interventi che daranno risultati visibili non nel breve termine, ma è opportuno programmare con scelte strutturali e non alla giornata”, è stata la replica di Toma. “L’obiettivo - ha aggiunto il delegato all’ambiente, Giorgio Manfreda - è quello di esternalizzare la gestione della manutenzione del verde nel cimitero: è l’unica possibilità per risolvere la questione e garantire decoro in maniera continuativa, anche perché il contratto con la ditta Monteco su questo fronte è poco chiaro”.