Si tratta di una forma alternativa per il pagamento dei tributi: i cittadini in difficoltà economica potranno pagare le tasse con una loro prestazione volontaria al servizio della collettività. Insomma: uno scambio, un baratto. I beneficiari anziché sborsare soldi, compenseranno il dovuto con ore di lavoro per pulire, fare manutenzione presso aree verdi, piazze, strade o realizzare interventi di decoro urbano o finalizzati al recupero di edifici pubblici.
Ecco i criteri
Potranno beneficiare del “baratto” i contribuenti di Tari (rifiuti) e Tasi (beni indivisibili) con redditi inferiori a 7.500 euro: l’abbattimento della tassa, a famiglia, è fino ad un importo massimo di 600 euro.
I cittadini che svolgono il servizio saranno assicurati a cura e spese dell’amministrazione comunale sia per la responsabilità civile verso terzi sia per gli infortuni. Il Comune fornirà i dispositivi di protezione individuale necessari per lo svolgimento delle attività, beni strumentali e materiali di consumo. Alle strutture comunali tecniche sarà demandata l’attività di tutoraggio e controllo attraverso personale esclusivamente comunale.
Con riferimento alle domande che saranno presentate in Comune, sarà stilata una graduatoria che terrà conto del punteggio inserito nel regolamento che tiene conto delle diverse condizioni di disagio economico-sociale privilegiando i nuclei con il reddito ISEE più basso, determinato anche dalle condizioni complessive della famiglia di appartenenza: quelle che incideranno in maniera particolare saranno lo stato di disoccupazione, la presenza di disabili nel nucleo familiare, le persone sole prive di una rete familiare o la presenza di 4 o più figli a carico.
Le finalità
“Si concilia l’obbligo del pagamento dei tributi - spiega la vicesindaco con delega alle politiche sociali, Sonia Martino - con la solidarietà: un aiuto concreto alle fasce deboli, che potranno preservare le risorse economiche per i bisogni primari. Monteroni è tra i primi comuni a dotarsi di questo strumento innovativo e in linea con le politiche sociali che la stessa amministrazione vuole portare avanti, in discontinuità col passato, andando incontro ai bisogni delle fasce deboli della popolazione, stimolando la cittadinanza attiva e facendo sì che il cittadino sia esempio per lo sviluppo della coscienza civica, protagonista della realtà cittadina oltre che attore dello sviluppo locale. Uno strumento con evidenti risvolti solidaristici e sociali che si fonda sul concetto di reciprocità: un modo veramente concreto per andare incontro alle esigenze dei cittadini”. Infine, la vicesindaco Martino esprime soddisfazione per l’approvazione unanime: “Tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione - afferma - hanno finalmente dimostrato di dialogare e condividere percorsi per il bene comune”.