Poco prima di questo azzeramento, Vincenzo Toma si era dimesso dal ruolo di capogruppo di maggioranza per le frizioni e la mancanza di unanimità emerse nelle ultime settimane in seno alla compagine di governo.
Un colpo di spugna sulla giunta che il primo cittadino spiega così nelle motivazioni messe nero su bianco nell’atto di azzeramento. “Nei giorni scorsi - scrive il sindaco Storino nel provvedimento di revoca degli assessori e delle deleghe dei consiglieri -l’amministrazione comunale è stata al centro di episodi di carattere politico amministrativo che hanno determinato una forte disarmonia all’interno della maggioranza e la conseguente necessità di rivedere e rivalutazione la composizione dell’organo di governo in ragione del venir meno delle circostanze e dei presupposti che hanno determinato la sua attuale composizione”.
Un azzeramento che ufficializza la crisi all’interno della maggioranza. Cosa accadrà adesso è tutto da vedere, a partire dal consiglio comunale convocato per le 16.30 di oggi per discutere il project financing sul cimitero che ha spaccato la maggioranza e per il voto sull’assestamento generale e sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio : un’importante seduta dell’assise che ora però rischia di saltare. Come rischia seriamente anche la tenuta dell’intera amministrazione.