Cimitero, l’assessore Manfreda: “Presto altri pareri legali. Dall’opposizione solo squallidi sospetti”

“Chi siede in Consiglio comunale ha davvero a cuore gli interessi della città oppure a prevalere è solo un becero interesse a che nulla si migliori?”. 

Con questo interrogativo l’assessore ai servizi cimiteriali, Giorgio Manfreda, dà il la alla replica alle accuse mosse da “Volontà Popolare”. Il gruppo di minoranza guidato da Lino Guido ha annunciato un esposto all’Anac e alla Procura (LEGGI ARTICOLO) in merito alla delibera ritirata dall’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale e relativa alla progettazione, realizzazione e gestione in regime di concessione dell’intervento di completamento del cimitero di Monteroni attraverso la Finanza di Progetto. La votazione è saltata anche perché la maggioranza non è sembrata affatto compatta sulla questione.  

“Si tratta - afferma Manfreda - di una proposta di investimento di oltre 4 milioni di euro da parte di privati che darebbe finalmente dignità al Cimitero comunale e garantirebbe una manutenzione costante di ogni spazio: il problema è che qualcuno non ne vuole proprio discutere, forse perché soddisfatto dello stato in cui versa quel luogo sacro da ormai troppo tempo. La proposta di delibera rappresenta solo l'inizio di un percorso amministrativo complesso, caratterizzato da diverse fasi durante le quali quel progetto, peraltro solo preliminare, può certamente variare e migliorare fino all'indizione di una gara di appalto pubblica, aperta alla partecipazione di qualsiasi concorrente nell’area dell'Unione Europea che volesse proporre offerte migliorative”.

L’assessore della giunta Storino va poi oltre. 
“Ciascuna delle fasi di questa procedura - sostiene - è dettagliatamente disciplinata dalla Legge, dalla quale nessun componente di questa amministrazione si è mai discostato. La proposta di delibera è arrivata in Consiglio comunale all'insaputa della minoranza solo perché nessuno ha voluto partecipare alla conferenza dei Capigruppo che stabilisce l'ordine del giorno delle riunioni dell'Assise. Ed è stata ritirata perché alcuni consiglieri non erano riusciti a prendere visione dei numerosi elaborati tecnici: la convocazione delle Commissioni sarebbe dovuta servire a recepire ogni utile osservazione, ma in quella sede quell'opposizione ha voluto solo esternare squallidi sospetti e discutibili interpretazioni delle norme giuridiche”.

Nel mirino di Manfreda finisce quindi l’ex sindaco Guido.  

 “Se la memoria non mi inganna, qualche anno fa - ribatte l’assessore - qualcuno sosteneva che la politica non si fa con gli esposti alle Procure o con i ricorsi. Dispiace ma non sorprende prendere atto che quel qualcuno sia solito smentirsi. Ciò che non accetto è che con la strategia del seminare terrore circa l'esistenza di presunte opacità o possibili fenomeni corruttivi a rimetterci è ancora una volta il buon nome di Monteroni, città condannata ad una pessima reputazione. Pertanto, pur convinto della regolarità tecnica e giuridica del procedimento adottato, si chiederà comunque - annuncia Manfreda - il conforto di ulteriori pareri legali e si spiegherà da subito alla cittadinanza il contenuto della proposta, convinto più che mai che lo sviluppo di Monteroni non possa arrestarsi davanti alle minacce di pochi sconsiderati. Se Volontà Popolare non ha nessuna intenzione di collaborare in modo costruttivo, l'appello è da rivolgere a tutti gli altri onesti che hanno a cuore le sorti di Monteroni e non si lasciano intimidire dalle insinuazioni dei protagonisti del passato”.

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