L’amministrazione guidata dal Sindaco Storino ha infatti compiuto un passo verso la gestione pubblica della riscossione di entrate e tributi dei propri concittadini, utilizzando quella che una volta veniva chiamata Equitalia.
Di altro avviso è invece il gruppo “Volontà Popolare”, che siede tra i banchi della minoranza in Consiglio comunale. Il portavoce del gruppo, Lino Guido, ha voluto esprimere chiaramente la sua contrarietà all’atto della maggioranza.
Infatti, l’ex-Sindaco di Monteroni ha sottolineato come l’amministrazione voglia rimettere “in mano a questo nuovo soggetto pubblico la riscossione delle tasse che fino ad ora è stata svolta da privati con spirito collaborativo nei confronti del contribuente moroso.”
Proprio facendo riferimento al passato di primo cittadino ha ricordato che “Da amministratori attenti, negli anni del nostro mandato, abbiamo sottratto il servizio di riscossione dalle mani di Equitalia”. Ciò avrebbe così consentito “ai cittadini di mettersi in regola con modalità certamente più elastiche e con buon senso.”
Nelle sue dichiarazioni, la modalità utilizzata dalla sua amministrazione avrebbe evitato “il trauma di ricevere le “odiatissime” cartelle esattoriali che molti vivevano e vivono ancora come un vero e proprio incubo.”
Una decisione, quella della Storino e della sua amministrazione, che “Volontà Popolare” considera paradossale, soprattutto “in un momento storico in cui a tutti i livelli governativi vengono lanciati messaggi di “pacificazione fiscale”, abolizione degli studi di settore e dello spesometro”.
Secondo il principale gruppo di opposizione in seno al Consiglio comunale di Monteroni andrebbe anteposta la tranquillità fiscale, facendo seguire solo dopo le valutazioni economiche.
L’oratoria si trasformerà però in pratica. Infatti, “Volontà Popolare” intende far partire una mobilitazione dei cittadini, contro “l’attività vessatoria di questa amministrazione che sta “massacrando” fiscalmente” i monteronesi.
Dall’opposizione, parole al veleno quindi, che non vogliono rimanere solo tali, ma che avanzano una “sollevazione” popolare.