“Storino è stata sollecitata dagli attivisti CinqueStelle affinché emanasse un'ordinanza urgente di divieto assoluto nell'utilizzo di pesticidi”, affermano i pentastellati di Monteroni. Un pressing che al momento non avrebbe sortito gli effetti sperati dal Movimento.
Si tratta di “quattro trattamenti chimici obbligatori, pena onerose sanzioni amministrative, su ogni scampolo di suolo pubblico e privato, dalle aiuole dei cigli stradali ai campi coltivati. Il cosiddetto Decreto Martina, oltre ad essere assolutamente inutile sotto ogni profilo, così come affermato da medici, ricercatori, associazioni e addetti ai lavori, non da "santoni" come qualcuno insinua, andrebbe solo ad avvelenare una terra ormai satura e già gravemente compromessa sotto ogni profilo e che, è noto a tutti, qualcuno vuole distruggere e annientare”, si legge nella nota dei CinqueStelle firmata dagli attivisti Stefano Quarta, Elena Tramacere, Ivan Bisconti, Silvia Madaro e Davide Paolo Rizzo.
I grillini sostengono poi che “l'unico beneficio che la pratica imposta dall'ex ministro potrebbe avere sarebbe quello di svuotare magazzini contenenti prodotti vietati e banditi dall'Unione Europea, riempiendo le tasche di qualcun altro. Tutto ciò è assurdo e vergognoso. Siamo ancora costretti - accusano - a subire gli strascichi di un governo di sinistra illegittimo, che persiste nell'arrecare danno al Salento, a volte con la complicità di chi amministra alcuni comuni”.
Quindi, l’M5S locale torna ad incalzare il governo cittadino chiedendo al sindaco di ribellarsi di fronte a presunti veti interni: “Attraverso questo nuovo sollecito, vorremmo suggerire al primo cittadino di Monteroni, per altro stimato medico, di non farsi soggiogare da chi in questa amministrazione ha la presunzione di sventolare imperterrito una bandiera ridotta ormai a brandelli, così come abbiamo visto a Lecce per opera e colpa del sindaco Salvemini”.
Storino, quindi, “pensi solo ed esclusivamente al bene e alla salute dei suoi cittadini e a quanto i suoi esimi colleghi sostengono con forza”, aggiungono gli attivisti pentastellati, che poi spostano il tiro verso la minoranza: “Rimaniamo comunque basiti - affermano - anche per il silenzio ridondante dell’opposizione, soprattutto su tematiche così importanti ed urgenti che hanno bisogno di essere discusse e chiarite. Noi siamo pronti a scendere in piazza per qualsiasi confronto pubblico. Non escludiamo, pertanto, manifestazioni e nostre iniziative nel caso in cui la maggioranza decidesse di ignorare le nostre richieste”.