Torna a casa e sorprende i ladri: paura per un giovane aggredito e minacciato con la pistola

Torna a casa e sorprende i ladri all’opera. Lo spiacevole incontro sfocia in una colluttazione, e nel giro di pochi secondi si ritrova con una pistola puntata alla testa. Momenti di terrore nel pomeriggio, intorno alle 15: un furto in un’abitazione di corso Arno, a Monteroni, si è trasformato in una violenta rapina.

La convulsa dinamica è al vaglio dei Carabinieri della locale stazione e della compagnia di Lecce. Sul posto sono intervenute anche le Volanti della Polizia.

La ricostruzione dei fatti si basa sul racconto della vittima, un ragazzo di 19 anni, figlio dei proprietari, che è rincasato all’improvviso, finendo nelle grinfie di una banda di criminali: il giovane, alla vista dei ladri, ha reagito ingaggiando uno scontro fisico con uno dei due malviventi che si è ritrovato di fronte, appena ha varcato la soglia di casa.

Nel mirino è finito l'appartamento dove vive con la sua famiglia il pasticcere Luciano Caione, molto conosciuto in paese, titolare dell'attività "Antichi sapori" di via Piave. 

Gli autori della rapina hanno atteso che in casa non ci fosse nessuno prima di entrare in azione. Quando si sono resi conto di avere campo libero, si sono introdotti nell’abitazione al primo piano, dopo aver divelto la parte inferiore di una persiana che si affaccia sul balcone. Gli inquirenti sono al lavoro per capire come abbiano fatto i furfanti a raggiungere il piano superiore della palazzina. 

Ma le cose non sono andate secondo i piani dei malviventi. Il figlio più giovane del pasticcere ha fatto rientro all’improvviso. E si è trovato di fronte due tizi incappucciati, uno alto e l’altro di statura più bassa. Istintivamente si è lanciato contro uno dei due: la colluttazione sarebbe durata pochi secondi, giusto il tempo che un complice sbucasse alle spalle con la pistola spianata. Al giovane non è rimasto altro che fuggire per le scale. Secondo il racconto della giovane vittima, che è al vaglio degli inquirenti, i due sarebbero scappati a bordo di una Fiat Panda bianca, a bordo della quale probabilmente c’era anche un terzo malvivente. 

La banda ha fatto in tempo a trafugare più di 7mila euro in contanti, risparmi messi da parte dalla famiglia in vista di una ricorrenza.

Le indagini proseguono a tutto campo.

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