La piccola si trovava nelle vicinanze del falò, quando è stata colpita dalle faville dei fuochi d’artificio che erano stati piazzati sulle fascine: un pezzo incandescente si è infilato nel cappottino.
Il pianto della figlioletta ha messo in allarme i genitori, che in auto hanno accompagnato la piccola presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Lecce, dove i medici hanno riscontrato una preoccupante lesione al petto.
La bimba è stata quindi trasferita subito al “Centro grandi ustionati” del Perrino di Brindisi, dove sono state diagnosticate ustioni di secondo grado.
Un imprevisto da brividi che si è verificato intorno alle 20.30 di ieri, nei pressi della focara allestita a Monteroni alle spalle dell’asilo Aldo Moro, quando - subito dopo l’arrivo della processione - è partita la batteria pirotecnica per l’accensione della pira.
Poche persone, solo quelle che erano a ridosso della piramide di fascine, si sono rese conto dell’accaduto. E quasi nessuno, peraltro, ha pensato a qualcosa di grave. Tutto il resto della folla è rimasto all’oscuro di tutto. Anche perché i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate sono proseguiti regolarmente e senza alcuna interruzione.
Durante il trambusto della festa e dei botti, quei frangenti di terrore sono passati quasi inosservati.
Resta da appurare il perché di quanto accaduto: cioè, se la bambina si sia avvicinata oltremodo al falò oppure se i fuochi siano esplosi in una direzione sbagliata.
La piccola di 6 anni, dopo le cure e gli accertamenti, è stata dimessa ed ha lasciato il Perrino nel corso della notte. E per l'ustione di secondo grado al torace rischia comunque di essere sottoposta ad un intervento di chirurgia plastica. Quantomeno, sono state fortunatamente scongiurate conseguenze più gravi.