L'odissea “bianca” di chi doveva ripartire. Storie di viaggi e di disagi

La tempesta di neve ha creato non pochi disagi anche a chi, dopo aver trascorso le feste natalizie in famiglia, doveva tornare da Monteroni nelle città di adozione per riprendere a lavorare o a studiare. Di seguito i racconti di alcuni concittadini alle prese con il problema delle partenze soprattutto in aereo.

Il fatto più clamoroso è sicuramente quello narrato da due signori monteronesi (hanno deciso di mantenere l’anonimato) che per tornare da Alghero a Monteroni hanno affrontato una vera e propria “odissea omerica”. “È stata veramente una bruttissima esperienza – racconta uno dei due - che io ed il mio amico per fortuna abbiamo affrontato lucidamente. Di ritorno da Alghero, luogo in cui le temperature erano quasi primaverili, non sapevamo che ci aspettasse tutto questo. Sbarcati a Roma, dove ci aspettava il volo diretto per Brindisi, iniziano a comunicarci i primi problemi. Saltano perciò i primi voli per via della scarsissima visibilità causata dalla neve. Subito dopo Alitalia ci spiega che lo scalo per Brindisi rimarrà chiuso per qualche giorno e che noi passeggeri avremmo dovuto scegliere se rimanere una notte a spese di Alitalia con un pasto gratuito, o se cercare soluzioni alternative a nostre spese. Noi siamo rimasti con Alitalia in albergo, ma all’indomani senza aspettare le navette della compagnia aerea abbiamo deciso di prendere prestissimo un taxi per arrivare prima al check-in, pensando di anticipare tutti per fare il biglietto. Dopo 7 estenuanti ore di attesa ci danno finalmente il volo delle 14. Arriviamo così a Brindisi pensando che il brutto fosse passato. Invece proprio in Salento inizia nuovamente l’apocalisse. In aeroporto vi era il panico totale: gente che aspettava da giorni, bambini che piangevano, madri disperate, addirittura si erano scatenate risse e proteste. Noi per fortuna eravamo riusciti a conservare la prenotazione di un taxi che avrebbe dovuto portarci a Lecce ed abbiamo anche sfruttato l’occasione per far salire altre persone che avevano estrema urgenza di tornare a casa. L’unico problema era proprio il prezzo del servizio: il taxi chiedeva il triplo. Il tragitto, poi, è stato pericolosissimo con le strade ghiacciate e alcuni momenti di frenate brusche e repentine. Al ritorno a casa quasi non ci credevo.”

Altra brutta esperienza è stata vissuta in prima persona da Alessandro P., giovane studente di Ingegneria informatica al Politecnico di Milano: “Avevo preso per tempo un volo per l’8 gennaio alle ore 19 - spiega Alessandro - Alle 16 e 30 prendo la navetta, direzione Brindisi. Le strade erano quasi deserte, siamo andati pianissimo per via della carreggiata ghiacciata. Arrivato in aeroporto, proprio alle 19 mi arriva una comunicazione via posta elettronica della cancellazione del volo. La notizia mi sarà poi confermata anche dalle hostess, mezz’ora dopo. Motivazione: le ali del velivo sono congelate. In quel momento ci dicono che avremmo potuto chiedere il rimborso o aspettare i giorni 15 e 16 per partire. Naturalmente era troppo tardi per tutti, così ci siamo adattati come meglio potevamo. Sono tornato a casa (costo totale della “traversata” in navetta Arnesano-Brindisi e ritorno: euro 150) e ho deciso di prendere il treno: ci metterò 9 ore anziché un’ora e mezza per arrivare, ma ho urgentemente bisogno di tornare a Milano per studiare. Ma non finisce qui. Il Frecciabianca delle 14.03 parte con un quarto d'ora di ritardo. Arrivati a Foggia lo speaker del treno comunica che il treno sosterà per mezz'ora a causa di un guasto alla linea elettrica sulla tratta Foggia-Termoli. Per farla breve siamo ripartiti da Foggia alle 20,30 e a Milano sono arrivato alle 3,10 del giorno dopo anziché alle 23,30. Altro che Freccia”.

Anche la storia di Alessandro M., monteronese di Granada, ha molto a che vedere con le altre raccontate prima: “Dovevo partire lunedì mattina per Malaga – dice Alessandro - Appunto, dovevo. Ma era veramente impossibile uscire di casa in quel momento, così decido di chiamare lo staff di Alitalia per dire loro che ero impossibilitato a raggiungere l’aeroporto per via del ghiaccio in strada e rimandano la mia partenza a venerdì”. Delle esperienze che i monteronesi sicuramente terranno conto per eventuali episodi futuri, anche se, a detta di molti, sarà veramente difficile ritrovare gli aeroporti salentini alle prese con i problemi legati alla neve.

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