“Non posso che essere d’accordo con don Giorgio. Il suo monito contro l’atteggiamento omertoso lo condivido soprattutto come un appello, che leggo come un atto d’amore per questa terra. Un richiamo coraggioso che traduco dicendo che dobbiamo avere più senso di appartenenza al nostro paese: i cittadini devono essere i primi custodi e vigilanti del territorio che è di tutti”, commenta il primo cittadino di Monteroni, presente alla celebrazione di sabato scorso, nel Santuario di San Fili, durante la quale il parroco dell’Ausiliatrice ha usato parole inequivocabili contro l’omertà.
“Esprimo piena solidarietà: colpire una chiesa e rubare gli oboli destinati alla beneficenza è un fatto deplorevole. E al di là del comprensibile rammarico, mi soffermo sul valore costruttivo delle sue parole: il parroco - afferma Storino - ci stimola ad essere una comunità unita e compatta, perché solo così il bene prevarrà sul male. Un appello clamoroso, ma soprattutto coraggioso. Più che un’accusa, il suo è un invito a sviluppare il senso civico. E su questo bisogna lavorare: è una questione culturale. Bisogna fare opera di sensibilizzazione a partire dalle scuole, dai bambini e dalle nuove generazioni. Educare alla cultura dell’appartenenza e della legalità significa togliere alla malavita possibilità di attecchire”.
E molto da fare c’è anche sul fronte della sicurezza, dato che il sistema comunale di telecamere (27 impianti) è fuori uso. “Ci muoveremo subito per riattivare la videosorveglianza: a Monteroni c’è tanto da ripristinare, anche quindi le telecamere. Intanto, scriverò nuovamente al prefetto, con cui c’è stato già uno scambio di missive. Nei giorni scorsi, ho parlato col comandante dei carabinieri di Monteroni. Rispetto al 2015, i furti sono in forte diminuzione e il numero delle rapine in lieve calo. Bisogna comunque tenere alta la guardia ed ho chiesto un ulteriore sforzo. Ma da tempo, ogni notte, una pattuglia dei carabinieri sorveglia la zona di Monteroni”, assicura Storino.
MADE IN MONTERONI: “Troppi reati, serve un tavolo col prefetto e le forze dell’ordine. Subito il ripristino delle telecamere”.
L’indignazione per il colpo compiuto ai danni della parrocchia (LEGGI ARTICOLO) attraversa anche i social. A prendere posizione è il gruppo Facebook “Made in Monteroni”, attivo a livello locale su varie problematiche, dall’ambiente alla sicurezza: “In questi ultimi mesi, il paese - scrivono gli amministratori del gruppo Fb in una nota - si trova a vivere un grosso disagio sociale, dettato soprattutto dall’inciviltà di pochi a discapito di tanti. Vi è un dato allarmante che riguarda l’ordine e la sicurezza compromessi da furti, rapine, incendi dolosi e altri reati riguardanti il codice della strada, che fanno vivere tutti in un clima di ansia e paura. E purtroppo proprio i più giovani rischiano di diventare facili vittime di malintenzionati. Chiediamo al sindaco, a cui non vogliamo attribuire nessuna colpa, di porre rimedio a questa escalation criminosa, convocando quanto prima un tavolo tecnico con il Prefetto e i vertici delle forze dell’ordine”.
Tra i problemi più urgenti, come detto, c’è quello della videosorveglianza: la telecamera di proprietà comunale installata proprio sulla facciata della Chiesa Ausiliatrice, al pari delle altre sparse sul territorio, è guasta e quindi non ha registrato alcunché. E mentre il sindaco promette un intervento per il ripristino, il gruppo Fb ribadisce “l’importanza delle videocamere o videotrappole, che già da sole sarebbero un ottimo deterrente, oltre che un aiuto importante e concreto per chi si trova ad operare nel nostro Comune”.
Marcello Manca (Città attiva): “Monteronesi più forti dell’inciviltà”
Anche dall’opposizione, poi, solidarietà e vicinanza alla comunità dell’Ausiliatrice: il consigliere comunale Marcello Manca (Città attiva) parla di “un grave atto di inciviltà che ha colpito la generosità dei fedeli, sensibili a tematiche inerenti la Comunità e la solidarietà: una situazione insostenibile che però non fermerà la parte nobile e silenziosa del paese, ovvero la stragrande maggioranza dei monteronesi che continuerà a sostenere con forza i principi della civile convivenza”.