Dopo aver sfondato una porta, tramite la scala interna si sono introdotti negli ambienti della parrocchia. Si sono diretti velocemente verso lo studio del parroco. E dopo aver aperto la porta dell’ufficio con un colpo, hanno puntato dritto alla cassettiera dove erano custoditi i contanti. Sono andati a colpo sicuro. Sapevano della presenza dei soldi e sapevano bene dove trovarli. Non hanno toccato nient’altro.
Nel momento dell’effrazione, è scattato il sistema di antifurto. Il raid è stato compiuto alle 2 di notte. E nessuno, a quell’ora, ha udito l’allarme che ha risuonato invano per diverso tempo prima di staccarsi.
I furfanti hanno agito in pochi minuti. Ed hanno arraffato circa 1500 euro di offerte: si tratta delle prime somme raccolte dal parroco don Giorgio Pastore per la ristrutturazione del campanile della Chiesa e per le iniziative di solidarietà a favore delle popolazioni terremotate.
Un furto ancor più ignobile, quindi, compiuto a scapito delle donazioni che i parrocchiani avevano versato per opere di beneficenza e per la messa in sicurezza della torre campanaria.
Il parroco ha denunciato il furto ai carabinieri della stazione di Monteroni, che sono intervenuti sul posto per i rilievi. Sul terrazzo sono stati rivenuti alcuni arnesi da scasso come una tronchesina e due giraviti che sono stati sequestrati dai militari che indagano sull’accaduto.
Proprio sulla facciata della chiesa, che sorge in piazza Candido, è installata una telecamera di proprietà comunale. Ma purtroppo, a quanto pare, non servirà a nulla: il sistema di videosorveglianza risulta guasto e quindi inservibile. Una vera e propria beffa.