I fatti risalgono all’agosto del 2009, quando il malcapitato, un dipendente di un’azienda di autotrasporti, era uscito per una passeggiata in bici insieme ad un amico. In via Messapia, lo spiacevole e pauroso imprevisto. All’improvviso, dalle campagne adiacenti alla strada, è sbucato un branco di cani randagi: il ciclista è finito nel mirino degli animali.
E in preda al panico, per scampare all’aggressione, ha accelerato la pedalata. Mentre però cercava di seminare uno dei cani che, imperterrito continuava a inseguirlo, l’uomo ha perso il controllo della bici finendo per cogliere in pieno uno dei pali dell’illuminazione pubblica presenti lungo il ciglio della strada.
Raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale di Copertino, all’uomo fu poi riscontrata la frattura della clavicola destra.
Dopo sette anni di battaglia legale è arrivata quindi la sentenza del giudice onorario del Tribunale di Lecce, Elena Di Noi, che ha accolto l’istanza del 60enne, rappresentato dall’avvocato Silvio Scatigna, ed ha condannato in solido il Comune di Monteroni e l’Asl al risarcimento dei danni: Palazzo di Città è stato ritenuto responsabile di non aver segnalato la presenza di randagi in zona, mentre l’Azienda sanitaria di non aver provveduto al recupero degli animali.
Allo sfortunato ciclista sarà corrisposto un indennizzo pari a 5400 euro.