L’operazione è stata condotta dai militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità con l’ausilio dei colleghi dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Lecce e della stazione di Monteroni. Dall’inizio di agosto, i carabinieri hanno avviato una serie di controlli: al setaccio svariate strutture che si occupano proprio dell’assistenza agli anziani, tra cui case alloggio e residenze socio-sanitarie assistenziali. Nell’ambito di uno di questi servizi specifici è finita sotto la lente anche la casa di riposo che sorge a Monteroni in via Di Vittorio.
Secondo gli accertamenti svolti, la struttura in questione operava in difetto di legge ed era di fatto “abusiva”. Riscontrate violazioni di carattere amministrativo e penale.
I carabinieri del Nas hanno rilevato che il centro, nonostante sulla carta risultasse casa-alloggio, ovvero struttura di intrattenimento per persone anziane autosufficienti, ospitava invece da tempo circa una decina di persone anziane, molte delle quali allettate e non autosufficiente, alla cui assistenza provvedevano due semplici dipendenti che svolgevano le funzioni di infermiere pur non avendone la qualifica.
Inoltre, i militari hanno rinvenuto della documentazione, costituita da veri e propri “passaggi di consegne” che le dipendenti si scambiavano con altre cinque lavoratrici, non presenti all’atto del controllo ma in corso di identificazione: in questi fogli venivano segnati in ordine cronologico tutti gli interventi e le cure che le stesse dipendenti effettuavano sui pazienti, compresa anche la somministrazione di medicinali e terapie.
I Carabinieri hanno quindi proceduto a denunciare penalmente le due dipendenti per “esercizio abusivo di professione sanitaria”. Gli stessi provvedimenti saranno adottati nei confronti delle altre cinque operatrici non appena saranno compiutamente identificate.
Il presidente della cooperativa, un uomo di Carmiano, è stato invece denunciato per concorso in esercizio abusivo di professione sanitaria e mancata comunicazione all’Autorità di pubblica sicurezza delle generalità delle persone alloggiate.
Poi nel corso di ulteriori accertamenti sono emerse contestazioni sulle seguenti violazioni di natura amministrativa: omessa notifica di unità d’impresa alimentare all’Autorità competente; mancata implementazione di piano di autocontrollo H.A.C.C.P.; mancata comunicazione all’Autorità Sanitaria della trasformazione della tipologia di struttura ricettiva per anziani.
I carabinieri hanno quindi proceduto a sgombrare e sequestrare la struttura. I dieci anziani sono stati affidati ai loro familiari per l’accompagnamento presso le rispettive abitazioni. E di tutta l’attività posta in essere e delle violazioni riscontrate sono state informate l’Autorità Giudiziaria, l’Autorità Sanitaria e le competenti autorità amministrative per i provvedimenti del caso.
E insieme alla casa di riposo di Monteroni, i carabinieri in queste ore hanno apposto i sigilli, per analoghe irregolarità, anche ad una struttura ricettiva per anziani situata a Lecce.