'Vai via' e investì un ciclista gambiano, 26enne patteggia una condanna a 2 anni

Non si trattò di un incidente. Il giovane gambiano fu investito intenzionalmente mentre era in sella alla sua bicicletta. E nelle scorse ore si è chiusa la vicenda giudiziaria innescata proprio dalla denuncia del ciclista.

Il conducente della vettura, un giovane di Monteroni, ha patteggiato 2 anni di reclusione per lesioni personali. I fatti risalgono al primo pomeriggio del 7 giugno 2018 (nella foto l’intervento del 118 e della polizia municipale sul posto), quando una Fiat Punto travolse un giovane oggi 25enne, originario del Gambia (Africa) e residente a Monteroni, che viaggiava in sella alla sua bici lungo corso Umberto I, nel cuore del centro abitato del paese (LEGGI ARTICOLO ).

Il ciclista fu travolto dopo una brusca sterzata del conducente dell’auto, una manovra intenzionale che sin dal primo momento apparve come una inspiegabile sbandata. Il giovane straniero finì dapprima sul cofano per poi essere sballottato sul marciapiede rischiando di rimanere schiacciato tra la carrozzeria del mezzo e il muro di uno studio professionale. Soccorso e trasportato dal 118 presso l’ospedale di Copertino, riportò traumi al dorso e agli arti inferiori con una prognosi di 25 giorni. Lo stesso ciclista presentò poi denuncia presso la stazione dei carabinieri di Monteroni mettendo in moto l’indagine. Fu acquisito il filmato di una telecamera presente in zona, e le registrazioni avvalorarono le dichiarazioni del ciclista. Non fu dunque un episodio colposo, bensì doloso. Il conducente della Punto, Pierluigi Sambati, 26enne di Monteroni, finì sotto inchiesta con l’accusa, formulata dal pm Francesca Miglietta, di tentato omicidio aggravato dall’aver agito per finalità di odio razziale. Un’ipotesi di reato ritenuta però impropria dal gup Carlo Cazzella e quindi successivamente riqualificata in lesioni personali. Il 26enne nella giornata di ieri ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione: la pena è stata concordata dal suo legale con il giudice Michele Toriello.

In base alla ricostruzione messa agli atti dell’inchiesta dagli inquirenti, quel pomeriggio di un anno e mezzo fa il conducente della Punto viaggiava lungo corso Umberto e all’altezza dell’incrocio semaforizzato con via Vittorio Emanuele incrociò il ciclista gambiano, che in sella alla sua bici aveva appena svoltato verso corso Umberto mantenendo la destra. L’automobilista avrebbe quindi offeso il giovane straniero con espressioni del genere: “vai via, questa è casa mia, vai a casa tua!”. Poche decine di metri dopo, poi, il ciclista fu investito dalla stessa Punto.

 

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