E dopo tre mesi, la sua “latitanza” si è conclusa l’altra sera. È finito quindi in carcere Alessandro Caracciolo, detto “Frasola”, 56 anni, di Monteroni ma domiciliato a Copertino, ritenuto dall’autorità giudiziaria un esponente del clan Tornese. L’uomo è stato rintracciato dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo, a seguito di una complessa attività di indagine e di informazione. Il 56enne è stato tratto in arresto con la collaborazione del personale dell’Arma della stazione di Monteroni e della tenenza di Copertino.
Si era nascosto all’interno della propria abitazione e alla vista dei militari ha tentato di darsi alla fuga da un cortile sul retro, ma è stato subito inseguito e immobilizzato. I militari gli hanno poi stretto le manette ai polsi e l’hanno trasferito dietro le sbarre della casa circondariale.
Sul suo conto pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Lecce: Caracciolo deve infatti scontare una pena residua a 4 anni e 8 mesi, oltre al pagamento della multa di 20mila euro, per una condanna divenuta definitiva per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Un reato commesso a Monteroni nel 2012. E per il quale era stato tratto in arresto nel novembre del 2014 a seguito di un’ordinaza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’operazione “Vortice déjà vu” condotta dalla sezione anticrimine del Ros di Lecce e dal Nucleo investigativo del reparto operativo.