Operazione dei carabinieri del Ros nella notte: 39 persone coinvolte, 19 finiscono agli arresti

Ci sono cinque monteronesi, di cui tre agli arresti, tra le 39 persone coinvolte nell'operazione "Labirinto" portata a termine nella notte dai carabinieri del Ros,

con il supporto del 6° Elinucleo di Bari e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA), e del Comando provinciale di Lecce. I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

I 39 soggetti sono indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, estorsione e danneggiamento, con l’aggravante del metodo mafioso. I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa avviata nel 2015 dai carabinieri del Ros nei confronti di due sodalizi criminali che sarebbero federati al clan “Tornese” di Monteroni, riconducibile alla frangia salentina della Scu.

Secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso il comando provinciale dei carabinieri, si tratta del gruppo capeggiato da Vincenzo Rizzo operante nell’area di San Cesario, San Donato e Lequile, con influenza anche nel comune di Gallipoli. E del gruppo capeggiato da Saulle Politi, attivo nei comuni leccesi di Monteroni, Arnesano, San Pietro in Lama, Carmiano, Leverano, Porto Cesareo. Al riguardo, l’attività dei carabinieri avrebbe evidenziato anche stretti contatti con esponenti della cosca ‘ndranghetista “Mammoliti” di San Luca (Reggio Calabria).

Secondo le accuse mosse dall’autorità giudiziaria, i due gruppi esercitavano principalmente la loro influenza lungo il litorale gallipolino, in particolare sulle attività legate al mercato ittico e alla security dei locali pubblici ma non solo.

Gli arrestati nel corso del blitz della scorsa notte sono 19: oltre a Saulle Politi, 46enne di Monteroni, e Vincenzo Rizzo, 54enne di San Cesario, sono finiti in carcere Massimo Cosi; Vincenzo CostaTommaso Danese (41 anni, di Monteroni); Antonio De Carlo; Rodolfo Franco; Ervin Gerbaj; Besian Halka; Marenglen Halka; Marjus Halka; Giuseppino Mero; Davide Quintana (ritenuto referente del clan Padovano di Gallipoli); Fabio Rizzo; Alessandro Scalinci; Michele Sterlicchio; Gabriele Tarantino, 39enne di Monteroni; Dhori Tole; Tonio Totaro.

La magistratura ha disposto i domiciliari, invece, per altri otto: Vito Bollardi e Anselmo BrigantiFrancesco Ingrosso, Gianluca Lorè, Antonio Malazzini, Alessandro Quarta, Matteo Rossetto, Gabriella Scagliuzzo
Obbligo di dimora, infine, per cinque indagati: Giovanni Bergamo, 23 anni, di Monteroni; Daniele Coluccia; Ilenia De Luca, Paolo Donno; Alessandro Pallara, 33enne di Monteroni. Mentre per Jessica Pareo obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Nessuna misura cautelare invece nei confronti di altri sei nomi che figurano nelle carte dell’inchiesta.

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