Porto Cesareo, pedalò alla deriva: turisti messi in salvo da due monteronesi

Due giovani monteronesi protagonisti di un provvidenziale salvataggio a Porto Cesareo: soccorsi e messi in salvo quattro turisti in balia delle onde e della corrente.

I due “eroi” per caso sono un poliziotto in ferie, Massimo Barba (il primo da sinistra nella foto), 40 anni, in servizio alla Questura di Reggio Calabria presso il 12esimo Reparto mobile, e Stefano Ruggio, 38 anni, imprenditore. Tutti e due di Monteroni. La coppia di amici, che aveva deciso di salpare con il proprio gommone nei pressi dell’Isola dei Conigli di Porto Cesareo, si è resa protagonista - domenica pomeriggio intorno alle 14 - di un episodio che fortunatamente si è concluso nel migliore dei modi.

La disavventura è capitata a quattro turisti, due uomini e due donne tra i 20 e i 40 anni, che nonostante il forte vento di maestrale aveva deciso di affrontare il mare a bordo di un pattino. E il titolare della ditta di noleggio, non vedendoli tornare al limite dell’orario di rientro, ha subito dato l’allarme. Repentino l’intervento della Capitaneria di porto di Gallipoli che ha raggiunto in pochi minuti i bagnanti che a bordo del pedalò che erano finiti a due miglia dalla riva.

I militari della Guardia Costiera, però, non si sono potuti avvicinare più di tanto per via delle grosse dimensioni dello scafo. E dopo vari tentativi di traino del sandalino andati a vuoto, sono entrati in scena i due monteronesi: “Ci siamo accorti di quello che stava accadendo e non eravamo molto distanti. Era evidente - afferma Massimo Barba - che l’imbarcazione della Capitaneria, per le sue dimensioni, non avrebbe potuto avvicinarsi al pedalò in presenza di raffiche così forti per motivi di sicurezza. Così senza pensarci due volte, io ed il mio amico Stefano Ruggio abbiamo abbandonato l’isola e siamo corsi a dare una mano. Ci siamo avvicinati al sandalino ed abbiamo portato i quattro malcapitati sul nostro gommone. Dopo di che, con molta difficoltà per via del vento, li abbiamo trasbordati sul mezzo della Capitaneria, distante circa 20 metri da noi”.

I quattro turisti sono stati quindi messi in salvo. E dopo attimi di paura, hanno tirato un sospiro di sollievo: “Fortunatamente - sottolinea Barba - tutto è andato nel migliore dei modi: per il resto, quando si può fare qualcosa di utile, come in questi casi, non bisogna mai tirarsi indietro”.

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