La sua fuga è durata però meno di 24 ore. L’allontanamento dalla struttura risale a giovedì sera. E sin da subito i carabinieri della stazione di Monteroni hanno avviato ricerche a tappeto.
Controlli e pattugliamenti si sono conclusi poche ore fa, quando i militari dell’Arma hanno rintracciato il giovane e lo hanno braccato e fermato. Si trovava nella zona 167 di Monteroni. Errini, difeso dall’avvocato Massimo Bellini, è stato quindi arrestato in flagranza.
Su disposizione del pm di turno, Maria Rosaria Micucci, per il 28enne si sono riaperte le porte del penitenziario di Borgo San Nicola.
Per Errini si tratta del quinto episodio di evasione dai domiciliari, di cui si è reso responsabile negli ultimi quattro mesi.
Nel novembre scorso, fu arrestato con l’accusa di rapina impropria, dopo essere stato sorpreso dai proprietari e da una guardia giurata durante un rocambolesco doppio tentativo di furto in casa in via Madonna 7 Dolori, alla periferia di Monteroni (LEGGI ARTICOLO).
Al giovane fu poi concessa la misura della detenzione nel proprio domicilio. Ma le ripetute violazioni degli obblighi gli hanno fatto fare più volte la spola tra carcere e domiciliari. Durante una di queste fughe si recò a Castro, dove finì al centro di uno “strano” episodio: il giovane rimase incastrato nel pozzetto di una villetta (LEGGI ARTICOLO).
E in quel caso, per evitare che la sua evasione venisse scoperta, ai carabinieri e ai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Tricase riferì un nome fittizio. La verità però venne a galla qualche giorno dopo. E sul “conto” di Errini fu aggiunta quindi anche una denuncia per false generalità.