L’assise ha, infatti, approvato all’unanimità il protocollo d’intesa con l’Asl per la cessione di parte dell’immobile comunale di via del Mare (alle spalle della Casa dello studente del Rione dell’Assunta) al Distretto socio-sanitario di Lecce. L’ok è arrivato dopo i due rinvii dello scorso ottobre (LEGGI ARTICOLO). Si tratta quindi del via libera che consentirà al Centro della salute di aprire i battenti da qui a qualche mese. L’ultima assise cittadina ha riservato momenti di tensione e scontro su altri punti all’ordine del giorno (LEGGI ARTICOLO), ma la delibera che riguarda l’accordo con l’Asl è stata varata col voto unanime di maggioranza e opposizione. Anche perché il Centro che sta per vedere la luce si realizza in continuità con la passata amministrazione che aveva avviato il progetto.
La “Casa” della salute sarà suddivisa in 4 aree differenti:
1)una riservata alla medicina di gruppo in cui si effettueranno le attività di medicina generale;
2)un’altra destinata alla continuità assistenziale che sarà attiva ogni giorno e che accoglierà la nuova postazione di Guardia Medica; sempre in questa area, peraltro, si effettueranno interventi di prevenzione come vaccinazioni e programmi di screening fondamentali nella prevenzione delle patologie tumorali.
3)un’area, invece, contemplerà la Porta Unica di Accesso (Pua) con la presenza di una figura amministrativa e di un assistente sociale: uno sportello a cui rivolgersi per informazioni e per le prenotazioni che riguardano le prestazioni erogabili dal Centro stesso.
4)l’ultima area sarà destinata ai servizi sanitari ad alta integrazione sociale e tratterà tutte le patologie di grande impatto sociale, introducendo sul territorio un’assistenza primaria di alto livello anche per le dipendenze e la salute mentale.
L’equipe territoriale (coordinata da un medico) sarà lo strumento ordinario di lavoro.
“L’equipe prevede - afferma il sindaco di Monteroni, Angelina Storino - la presenza di medici generici e specialisti dei diversi ambiti, dall’ortopedia alla dermatologia, all’oculistica e altro ancora. Ci saranno medici associati e non, medici di continuità assistenziale e operatori sanitari che garantiranno un forte supporto nell'assistenza e ospedalizzazione domiciliare con i conseguenti benefici per il malato e le famiglie. Ma il Centro contribuirà anche a snellire le attività dei nostri ospedali che si ritrovano spesso in situazioni di collasso. Non possiamo che essere certi della grande valenza che questo progetto avrà sul territorio e dei preziosi benefici che ne deriveranno per la qualità di vita dei nostri cittadini”. Per il primo cittadino, quindi, “il Protocollo nasce proprio con lo scopo di potenziare i servizi socio-sanitari territoriali così da poter portare l’assistenza primaria nei luoghi di vita e di lavoro dei cittadini e attuare quanto previsto dal Piano di Riordino e Riqualificazione del Servizio sanitario regionale. Il Centro di Salute sarà quindi il punto di riferimento territoriale per le cure primarie”.