Giro di vite contro il rischio incendi: multe fino a 10mila euro

Anche il Comune di Monteroni si prepara a fronteggiare la calda e, sotto alcuni aspetti, pericolosa stagione estiva, per quanto concerne soprattutto il rischio di incendi boschivi.

Con l’ordinanza numero 59 firmata dal vicesindaco Sonia Martino, l’amministrazione vara dunque un “prontuario” per puntare sulla prevenzione, dichiarando - dal 15 giugno al 15 settembre - lo stato di grave pericolosità con l’obbligo di manutenzione delle aree incolte e abbandonate. Una serie di disposizioni, divieti, istruzioni e prescrizioni riguardanti il comportamento da assumere durante il periodo indicato: un’ordinanza di Palazzo di Città che riprende le direttive e le norme riportate nel decreto del Presidente della Regione Puglia del 3 marzo scorso. Giro di vite, quindi, contro il pericolo incendi. E per chi non rispetta le regole in arrivo multe salate: sono previste sanzioni fino a 10mila euro. L’attenzione è rivolta soprattutto alle zone boscate, cespugliate e arborate, in stato di abbandono per incuria da parte dei proprietari e a tutte quelle aree private contenenti materiale infiammabile. In tutte le aree a rischio sarà severamente vietato, nel trimestre estivo, accendere fuochi di ogni genere, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, accendere motori, fornelli o inceneritori che producono faville o brace. Inoltre, divieto assoluto di gettare fiammiferi o cicche, parcheggiare l’auto sull’erba secca e abbandonare rifiuti in maniera discriminata.
E non si potrà esercitare attività pirotecnica e transitare con mezzi motorizzati fuori da sedi stradali di ogni genere, fatta eccezione per i mezzi di servizio per attività agro-silvo-pastorali. Per i proprietari e i conduttori di terreni, aree verdi, cantieri, giardini e fondi che versano in precario stato di manutenzione, vige l’obbligo di procedere a proprie spese per garantire la pulizia e la rimozione di stoppie, rovi, residui di coltivazione, erba secca e qualsiasi materiale infiammabile. Tra le prescrizioni, anche quella di mantenere le siepi confinanti con la sede stradale in modo da non restringere, danneggiare la carreggiata o occultare la segnaletica. E inoltre chi svolge operazioni e attività di mietitrebbiatura è tenuto alla realizzazione di una fascia di protezione larga almeno 15 metri sgombra da ogni residuo di vegetazione. Lo stesso procedimento dovranno seguire tutti i proprietari di zone incolte.
È fatto dunque divieto assoluto di accensione o bruciatura delle stoppie e di qualsiasi altro materiale vegetale per tutta la durata di validità indicata nel provvedimento, e quindi fino al 15 settembre prossimo. E con l’obbligo, ovviamente, di allertare Vigili del Fuoco (115) o Corpo Forestale dello Stato (1515), Polizia Municipale (0832327014) e altre Forze dell’Ordine in caso di avvistamenti di incendi, e di segnalare tempestivamente eventuali violazioni delle disposizioni normative. Il tutto per scongiurare quindi il propagarsi di pericolosi roghi dovuti a condotte “colpose”, al fine della prevenzione e dell’incolumità dei cittadini. Pugno di ferro per i trasgressori: sono previste sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 1.032 euro ad un massimo di 10.329 euro, salvo maggiorazioni contemplate dall’articolo 10 della legge 353 del 2000.

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